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Il commento

Sampdoria, grandi manovre in campo e fuori

di Maurizio Michieli

Lun 23 Ottobre 2023
4 min, 51 sec

In tribuna i fratelli danesi Reedtz, amici personali di Manfredi. A Singapore al lavoro Mark Chew di Morgan Stanley

Sampdoria, grandi manovre in campo e fuori

La vittoria sul Cosenza - la prima in campionato al "Ferraris", l'ultima risaliva addirittura al marzo scorso in serie A con il Verona - ha rinsaldato la panchina di Andrea Pirlo. E questa, al di là dei tre punti, è una buona notizia per la Sampdoria, perché quando un nuovo ciclo si apre e si interrompe subito con l'esonero dell'allenatore è una sconfitta per tutti, non solo per il tecnico: per la società e i dirigenti che lo hanno scelto, per i calciatori principali protagonisti sul terreno di gioco e per l'ambiente in generale.

Inoltre, i cattivi risultati sin qui ottenuti dalla squadra non possono interamente ricadere sulle spalle di Pirlo: errori di costruzione dell'organico in estate (al di là dei paletti da rispettare, qualcuno era evitabile), infortuni a raffica, peccati di gioventù di cui Stankovic è diventato l'emblema alternando grandi cose ad altrettante cadute (fa parte del processo di crescita), sono elementi sotto gli occhi di tutti. Pirlo sicuramente ci ha messo del suo proponendo dall'inizio un modello di gioco troppo votato all'offensiva senza possedere le armi giuste per realizzarlo: una difesa solida (in rosa dopo l'infortunio di Alex Ferrari sono rimasti due centrali di 20 anni e un terzino sinistro "riciclato", ora ai box pure lui), un centrocampo muscolare, da serie B e un centravanti in grado di fare spazio agli esterni e di far respirare i compagni quando necessario.

Ma lo stesso Pirlo - a cui è stato toccato il tempo, si dice così - ha dimostrato intelligenza calcistica rinunciando in parte al proprio mantra per adattarsi alla criticità della situazione e della categoria, proponendo una Sampdoria meno intraprendente e un po' più concreta. Con il Venezia la Samp aveva giocato benissimo per 70 minuti e poi aveva perso la gara. Con il Cosenza ha gestito il pallone, sofferto in qualche momento e sfruttato i guizzi che elementi di talento come Verre e Borini in serie B sono certamente in grado di tirare fuori dal cilindro. Risultato: gioco, partita, incontro. Senza con ciò omettere che la prestazione è stata tutt'altro che scintillante, ma proprio qui sta il punto: ora è il momento di badare al sodo.

Già, perché se la squadra riuscirà a trovare un pizzico di continuità (già a cominciare da sabato a Bolzano), togliendosi dalla zona rossa della classifica per assestarsi al centro, lo scenario a gennaio potrebbe mutare. La presenza allo stadio di un pool di potenziali investitori portati da Matteo Manfredi - supportato in quel di Singapore da Mark Chew di Morgan Stanley - ha una duplice valenza: la prima è certificare che adesso è lui, l'amministratore di Gestio Capital, il deus ex machina della Sampdoria, mentre Andrea Radrizzani è, per così dire, socio sostenitore del progetto, avendo fatto confluire nella Multi-Family Office che attraverso la Blucerchiati Spa controlla la Sampdoria parte delle sue risorse.

La seconda che la società blucerchiata mantiene comunque un forte potere attrattivo, grazie alla sua storia, all'immagine fantastica che ne tramandano i tifosi (da brividi la coreografia dedicata a Paolo Mantovani, applaudita persino dai rivali cosentini) e, ultima ma non ultima per importanza, l'omologa del Tribunale delle Imprese all'accordo di ristrutturazione del debito, che ora pone la Samp a un livello di indebitamento di lungo periodo inferiore a quello di moltissime altre concorrenti dei campionati professionistici italiani.

In tribuna, tra gli altri, c'erano anche i fratelli danesi Alexander e Christoffer Reedtz, 40 anni, fondatori dell'azienda di analisi e dati calcistici “Football radar” e proprietari del Notts County, retrocesso nella National League. Più che potenziali investitori, sono amici personali di Matteo Manfredi, comunque appassionati di calcio. In passato, quando ancora c'era Ferrero di mezzo, un rilevante gruppo danese si era fatto avanti per la Sampdoria ma dopo la fase iniziale della due diligence aveva rinunciato. Gli era stato proposto l'Empoli, ma l'obiettivo era la Samp e non è escluso che lo stesso gruppo possa tornare a chiedere informazioni.

Negli ultimi tempi Manfredi e Gestio Capital hanno investito, con risultati eccellenti, nella cosiddetta new economy, in particolare nel settore dell'intelligenza artificiale, "rastrellando" risorse e accreditandosi sui mercato internazionali. Il prossimo passo sarà la patrimonializzazione del club, spolpato (per necessità) dalle ultine sessioni di mercato. Con il Cosenza è scattato l'obbligo di riscatto per Pedrola, che dovrà essere pagato dalla Sampdoria tre milioni, salvo che poi il Barcellona non lo controriscatti a quattro. E se deciderà di lasciarlo alla Samp, avrà comunque una congrua percentuale sulla futura rivendita del gioiellino spagnolo.

Per portare avanti i suoi programmi da sabato Matteo Manfredi avrà accanto a sé al "Druso", come consulente, un portavoce ad hoc che avrà il compito di veicolare la comunicazione societaria, ritenuta strategica. Si tratta di una "vecchia conoscenza" della Sampdoria, che ha maturato esperienze significative anche altrove e il cui nome sarà ufficializzato a breve. Il suo ruolo non interferirà con quello dello staff guidato a interim da Federico Berlinghieri, che continuerà ad avere in capo la gestione delle relazioni esterne sul piano tecnico-sportivo. 

E' l'ora delle grandi manovre, insomma, che se condotte in porto potrebbero consentire alla Sampdoria anche di pianificare un mercato di gennaio, per quanto all'interno dei paletti delle Norme Federali, di correzione e potenziamento della squadra in virtù dell'ingresso di nuovi investitori, sull'arrivo dei quali da Corte Lambruschini filtrano fiducia e ottimismo.

 

 

 

 

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  • 2 weeks later...

Oltre a ricicciare per l'ennesima volta l'ineffabile Albisetti, che in mesi e mesi ci ha preso meno di quanto ci prenda normalmente Cassano coi pronostici, Michieli ci fa sapere che:

A) Anche se Lanna è presidente,  Radrizzani è stato un quasi presidente , o comunque veniva chiamato tale (?????), per dedurne che c'è confusione (?????) 

B) a novembre gli azionisti di maggioranza della società incontreranno il fondo Pif , tramite il ct saudita RM

 

speriamo non sia questo Pif

pif.jpg

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Da tuttomercato.web (che attinge però dal Secolo di oggi)

 

A dispetto di un andamento non brillante in campionato, dove però nelle ultime giornate è riuscita a risollevarsi, la Sampdoria guida saldamente la classifica degli ingaggi di Serie B. Il club doriano infatti ha un monte stipendi che supera i 27 milioni di euro e detta legge davanti a Parma (poco più di 23 milioni) e al Como che sopravanza la Cremonese, aggiudicandosi il gradino più basso del podio, di appena duecento mila euro (23.491 per i lariani, 22.214 per i grigiorossi). Alle spalle di queste si piazzano poi Venezia e Spezia (entrambe sopra i 20 milioni) seguite da Pisa e Palermo che si attestano rispettivamente a circa 19,8 milioni e 18,9 milioni.

Dal nono posto in giù invece non si raggiungono i 10 milioni annui con il Bari che arriva a poco più di 9,5 seguito da Modena e Ternana entrambe sopra i nove milioni. A chiudere il solito Cittadella con 4,5 milioni e rotti di stipendi annui che chiude la classifica anche dietro le neopromosse Lecco e Feralpisalò.

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Ingaggi ereditati dalla serie A nonostante le molte cessioni nel mercato estivo restano ancora i vari Murru, De Paoli, Vieira, Ferrari, Yepes, Conti; escludendo ulteriori cessioni importanti (forse il solo Andrea Conti potrebbe essere cedibile anche se sano sarebbe una pedina considerevole), l'unica via è abbassare l'ingaggio con  il prolungamento del contratto .... mah ... una spending review sul monte ingaggi la vedo complicata

certo che per essere una proprietà senza soldi così come dicono taluni sampdoriani, di soldi si direbbe che ne spende ... 

  • Like 1
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2 hours ago, Erreci said:

Ingaggi ereditati dalla serie A nonostante le molte cessioni nel mercato estivo restano ancora i vari Murru, De Paoli, Vieira, Ferrari, Yepes, Conti; escludendo ulteriori cessioni importanti (forse il solo Andrea Conti potrebbe essere cedibile anche se sano sarebbe una pedina considerevole), l'unica via è abbassare l'ingaggio con  il prolungamento del contratto .... mah ... una spending review sul monte ingaggi la vedo complicata

certo che per essere una proprietà senza soldi così come dicono taluni sampdoriani, di soldi si direbbe che ne spende ... 

Conti probabilmente tra tutti e' quello con lo stipendio piu' alto essendo arrivato a parametro zero. Ha avuto problemi fisici importanti anche da noi e quindi credo che o come tutti ci auguriamo fa un exploit in maglia blucerchiata oppure saremo gli ultimi ad averci scommesso sopra. Aggiungerei alla tua lista Verre e Lagumina che non penso guadagnino poco.

 

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Il 14/11/2023 at 19:18, Erreci dice:

Ingaggi ereditati dalla serie A nonostante le molte cessioni nel mercato estivo restano ancora i vari Murru, De Paoli, Vieira, Ferrari, Yepes, Conti; escludendo ulteriori cessioni importanti (forse il solo Andrea Conti potrebbe essere cedibile anche se sano sarebbe una pedina considerevole), l'unica via è abbassare l'ingaggio con  il prolungamento del contratto .... mah ... una spending review sul monte ingaggi la vedo complicata

certo che per essere una proprietà senza soldi così come dicono taluni sampdoriani, di soldi si direbbe che ne spende ... 

Credo che il primo indiziato per una cessione a gennaio sia Verre, il secondo La gumina.

Conti è forte, è uno dei più forti che abbiamo ma è un rebus  

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Mer, 22 Nov 2023

La nuova Samp prende forma: Manfredi alla guida del club

L’azionista di riferimento del fondo proprietario del club blucerchiato è il solo Manfredi, mentre l’ex patron del Leeds è “solamente” un investitore.

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chi è matteo manfredi Matteo Manfredi
La Sampdoria è stata salvata dal duo composto da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, ma potrebbe presto vedere la sua gestione ordinaria sotto il controllo del solo Manfredi, con l’ex proprietario del Leeds che, rimanendo nell’azionariato del club, potrebbe compiere qualche passo indietro, pronto a dare il proprio appoggio economico al club.

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, non si registrano malumori fra i due imprenditori, come si evince dalla loro apparizione congiunta nell’appuntamento a San Siro del DLA Piper Sport Forum, organizzato da quello studio legale internazionale che soprattutto attraverso il lavoro dell’avvocato Francesco De Gennaro ha assistito Manfredi e Radrizzani nell’operazione Sampdoria.

 

I due imprenditori hanno mostrato affiatamento anche se dalle loro dichiarazioni traspare una definizione dei ruoli. Da quel che si comprende, Manfredi è il gestore del fondo che controlla la Sampdoria, mentre Radrizzani “semplicemente” uno degli investitori di quel fondo. Il rapporto fra i due, quindi, si esaurisce in quello tra gestore e investitore con Manfredi che tiene le fila della gestione della Samp ed è pronto, nel breve termine, a prendere anche la carica di presidente dei blucerchiati.

A confermare come sia stato Manfredi l’attore principale dell’affare Sampdoria è lo stesso Radrizzani che nella giornata di ieri ha dichiarato: «A me piacciono le sfide e salvare la Sampdoria, una delle istituzioni del calcio italiano, in così poco tempo lo è stato. Era doveroso dare una mano a Matteo. L’obiettivo della Sampdoria è quello di tornare al più presto in Serie A, ma per i dettagli che non conosco dovete chiedere al manager». Parole di quella che è una persona coinvolta nella Sampdoria, ma che non conosce perfettamente i piani dell’azionista di maggioranza, che è appunto Manfredi.

Lo stesso Manfredi, nella cornice di San Siro, ha dichiarato: «Come dovete chiamarmi? Al momento azionista di riferimento. Il nostro obiettivo innanzitutto è quello di ridare serenità ai nostri tifosi, che non l’hanno avuta per troppo tempo. Sono loro a dare sostanza a questo brand storico». Ed ecco le dinamiche che caratterizzano il club spiegate dall’azionista di riferimento: «Sappiamo che siamo i custodi di un brand che intendiamo valorizzare. La nostra chiave è quella della sostenibilità a lungo termine che non può prescindere da una forte disciplina finanziaria, da un contenimento dei costi per non farci trovare impreparati».

In questa ottica ci sono vari colloqui in corso per trovare un socio: «Io per lavoro ho contatti quotidiani con decine di fondi. Il fatto che ci siano diversi soggetti interessati a questo investimento, sia locali che internazionali, conferma quanto sia appetibile la società. La Sampdoria ha tanto valore intrinseco. Il lavoro è lungo ed è evidente che anche il risultato sul campo può contribuire ad accrescere il valore della Sampdoria. È evidente anche che ci aspettiamo molto di più dai risultati del campo, che diano giustizia al grande lavoro che quotidianamente la squadra sta facendo a Bogliasco».

Ovviamente Manfredi è intervenuto anche per commentare il momento della squadra, allenata da Andrea Pirlo e che si trova attualmente al 14° posto, al di sotto delle iniziali aspettative: «Per la partita contro lo Spezia sono molto fiducioso, i nostri tifosi ci daranno una grande spinta. Fiducia a Pirlo? Gli siamo stati vicino. È evidente che quando i risultati mancano, le reazioni sono poco lucide. Le competenze del nostro mister sono indiscusse e su quello ci siamo basati. Ora iniziamo il nostro campionato».

Pirlo dovrà però risollevare le sorti della squadra senza poter contare su alcun rinforzo in sede di calciomercato, come confermato dall’avvocato Giancarlo Viglione, presente anche lui all’evento di Milano, che ricopre la carica di responsabile dell’ufficio legislativo della FIGC: «Chi accede alle nuove norme di composizione della crisi (come fatto dalla Sampdoria, ndr), non può fare mercato per le due sessioni successive all’omologa. È una sanzione, non una soluzione». I prossimi due mercati, quindi, condotti dai blucerchiati dovranno essere chiusi in attivo: non si compra nessuno se prima non si cedono calciatori per fare cassa. «Lo sappiamo, ma ci stiamo muovendo per vedere di trovare soluzioni all’interno di quei paletti», ha confermato Manfredi.

 

 

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Grazie Claire!

 

Aggiungo Telenord e segnalo soprattutto la parte su Bogliasco, alla faccia (di merda) del sacco di brenno che ci voleva cacciare 

 

 

 

Telenord.it
 
L'appuntamento

Sampdoria, missione di Matteo Manfredi a Jedda il 13 dicembre alla ricerca di investitori

di Maurizio Michieli

Mer 22 Novembre 2023
3 min, 12 sec

L'azionista di riferimento della società blucerchiata parteciperà al FIFA Club World Cup 2023. Saldate intanto le pendenze arretrate con il Comune di Bogliasco e a dicembre potrebbe esserci l'inaugurazione della nuova palazzina al "Mugnaini"

Sampdoria, missione di Matteo Manfredi a Jedda il 13 dicembre alla ricerca di investitori

"Esistono opportunità di investimento sia locali che internazionali. La Sampdoria è un brand storico, per blasone e tifoseria, di cui noi siamo custodi e che abbiamo il compito di sviluppare. Il calcio è un palcoscenico sul quale già adesso e soprattutto nei prossimi anni saranno interessati a salire in molti". Parole di Matteo Manfredi, azionista di riferimento della società blucerchiata (definizione che lui stesso ha dichiarato di prediligere), rilasciate anche ai microfoni di Telenord (https://telenord.it/sampdoria-manfredi-se-con-marotta-abbiamo-parlato-del-prestito-di-lautaro-non-ancora-ci-stiamo-organizzando-64392) in occasione del Dla Piper Forum allo stadio "Meazza" di San Siro a Milano.

Parole chiare e concrete, pur senza la volontà di disegnare fughe in avanti. "Restiamo con i piedi per terra, anche se i risultati aiutano. Ci aspettiamo di più sul campo e fuori. Non sarà un processo immediato, stiamo ricostruendo. Ma la Sampdoria è molto attrattiva", ha specificato Manfredi alla prima uscita pubblica dopo la presentazione di Andrea Pirlo insieme con il suo principale finanziatore Andrea Radrizzani.

Eppure il progetto di irrobustire finanziariamente la Sampdoria - che anche a gennaio dovrà fare i conti con i paletti del mercato, avendo beneficiato del regime di composizione negoziata - va avanti e prevede anche una tappa importante tra poche settimane. Il 13 dicembre, infatti, Matteo Manfredi sarà in Arabia Saudita per partecipare al prestigioso appuntamento del Jedda Fifa World Cup in programma dal 12 al 22 del mese. 

In quella occasione approfondirà i contatti con numerosi e differenti potenziali investitori, tra i quali anche il Fondo Pif (Public Investment Fund), Fondo sovrano dell'Arabia Saudita, un dei più grandi fondi sovrani del mondo con un patrimonio totale stimato di oltre 776 miliardi di dollari. È stato fondato nel 1971 allo scopo di investire per conto del governo dell'Arabia Saudita. Dopo aver inizialmente perseguito una politica di investimento prudente e aver fornito principalmente prestiti per progetti di sviluppo nazionale - si legge su Wikipedia - da allora è diventato un investitore globale. Il governo sta pianificando il Saudi Vision 2030 come parte del suo piano di sviluppo per trasformare il Fondo di investimento pubblico nel più grande Fondo sovrano del mondo. Il Fondo, che controlla il club inglese del Newcastle che la scorsa estate ha acquistato Tonali dal Milan per 80 milioni, ha sede nella capitale Riad e l'attuale presidente è il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Sa'ud.

E' realisticamente ipotizzabile che l'attuale commissario tecnico della'Arabia Saudita, Roberto Mancini, abbia contribuito a creare il collegamento con il Fondo Pif. Ma quale potrà essere l'esito di questo e di altri confronti che Manfredi (accompagnato da Andrea Mancini, figlio di Roberto e attuale ds della Samp) avrà a Jedda non è immaginabile allo stato attuale. L'obiettivo è di certo quello di tornare dall'Oriente con prospettive importanti, per quanto dilazionabili nel tempo.

Anche perché la Sampdoria, salvata con un'operazione gestita proprio dallo studio Dla Piper che è diventata materia di analisi (il prossimo convegno sull'argomento sarà all'Università di Bergamo il 30 novembre), avrà bisogno di ulteriori risorse per continuare il suo cammino dopo la conversione del Poc (prestito obbligazionario) in azioni: ai 40 milioni iniziali, potrebbe rendersi necessario aggiungerne altrettanti. Da qui l'impegno di Manfredi a coinvolgere nel progetto nuovi investitori.

Nel frattempo il club sta rispettando gli impegni assunti con l'omologa del Tribunale: il Comune di Bogliasco ha confermato di avere ricevuto il pagamento degli arretrati per la concessione del "Mugnaini", dove a dicembre potrebbe anche esserci già l'inaugurazione ufficiale della nuova palazzina sul lato ovest con spogliatoi, palestra, piscina, sala per le colazioni. I lavori nel cantiere proseguono a ritmo serrato, dopo le interruzioni per le note vicende pregresse.

Insomma, tanto è stato fatto e tanto resta da fare per lasciarsi alle spalle uno dei periodi più tormentati della storia blucerchiata. Ma la strada è tracciata.

 

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Sono molto curioso in relazione alle "opportunità di investimento LOCALI". Fino ad oggi si era sempre parlato solo di investitori o fondi esteri. Chissà. Se arrivasse un socio "locale" serio sarei particolarmente contento.

La sanzione delle 2 sessioni post omologa (gen-24 ed estate 24) da chiudere in attivo è una bella zavorra, ma già quest'estate se ne parlava. Chissà se mettendo delle garanzie temporanee si possa in qualche modo bypassare

Modificato da Pontex76
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10 ore fa, Pontex76 dice:

Sono molto curioso in relazione alle "opportunità di investimento LOCALI". Fino ad oggi si era sempre parlato solo di investitori o fondi esteri. Chissà. Se arrivasse un socio "locale" serio sarei particolarmente contento.

La sanzione delle 2 sessioni post omologa (gen-24 ed estate 24) da chiudere in attivo è una bella zavorra, ma già quest'estate se ne parlava. Chissà se mettendo delle garanzie temporanee si possa in qualche modo bypassare

 

1 ora fa, Erreci dice:

Chissà magari Barnaba si decide di venir fuori dallo sfondo ....🤣😂🤣😂🤣😂 scusate ma mi scappa da ridere 

E.G. 🤣🤣🤣

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