Vai al contenuto

Decisioni incomprensibili


Erreci
 Share

Recommended Posts

In tutta onesta sarebbe, se e quando riprenderanno lasciarli soli.......onestamente di sentire tre volte al giorno gravina o come cazzo si chiama dire che piuttosto finiscono anno prossimo con tutti i casini in corso......beh.....non trovo parole.....sarebbe d oro il silenzio del calcio...ma visti soggetti in questione da agnelli,lotito e compagnia ....🤮

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

59 minuti fa, ale e sara dice:

In tutta onesta sarebbe, se e quando riprenderanno lasciarli soli.......onestamente di sentire tre volte al giorno gravina o come cazzo si chiama dire che piuttosto finiscono anno prossimo con tutti i casini in corso......beh.....non trovo parole.....sarebbe d oro il silenzio del calcio...ma visti soggetti in questione da agnelli,lotito e compagnia ....🤮

Ma difatti, sarebbe una farsa, riprendere magari a porte chiuse e fare 10 partite in un mese per finire a tutti i costi. Che voglia ci sarebbe di guardare una roba del genere? Sperano così di salvare i bilanci, sarebbe più dignitoso chiudere tutto per questo campionato sperando di ripartire l'anno prossimo.

11 ore fa, Erreci dice:

A Brescia il morbo infuria e sto cretino pensa agli allenamenti 

NO COMMENT (solo turpiloquio)

Dalla Gazza

La sede del Brescia Calcio "sarà sottoposta a bonifica e sanificazione e gli uffici rimarranno chiusi fino al giorno 28 marzo compreso". Lo ha annunciato la stessa società dopo "la positività al Covid-19 di due dipendenti prestanti funzioni di ufficio".

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, ale e sara dice:

In tutta onesta sarebbe, se e quando riprenderanno lasciarli soli.......onestamente di sentire tre volte al giorno gravina o come cazzo si chiama dire che piuttosto finiscono anno prossimo con tutti i casini in corso......beh.....non trovo parole.....sarebbe d oro il silenzio del calcio...ma visti soggetti in questione da agnelli,lotito e compagnia ....🤮

E il "bello" e' che non si vergognano neanche e credono veramente che la gente aspetti disperatamente la ripresa del campionato. Non ho parole. 

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Il calcio è nel caos ovunque in Europa, figuriamoci in Italia.

In Uk ci sono le seguenti posizioni:

a) FA proseguire a porte chiuse dopo aprile per terminare il campionato;

b) West Ham: annullare il campionato e ripartire da zero

c) Brighton: assegnare il titolo al Liverpool ed allargare la PL a 22 squadre per la prossima stagione;

d) Sky e BT pronte a citare in giudizio la Football Association chiedendo 750 milioni di sterline a titolo di risarcimento dei danni per violazione del contratto sui diritti TV;

e) Championship sta studiando la possibilità di dar corso alla attività giudiziale contro la PL se la stagione venisse abbandonata senza promozioni dalla Championship alla PL. 

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Mi affido al tenero ed immenso Totò, per affermare una cosa più che evidente, la pandemia è in atto, è un fatto epocale,  i maggiorenti del calcio stanno a controllare se la linea statistica dei contagi  segue una crescita esponenziale o meno? , siamo quasi alla fine di marzo e comunque la linea cresce e non flette, convincetevi! nella stramigliore delle ipotesi si potrebbero disputare le partite a luglio inoltrato o ad agosto, c'è poco da fare i campionati sono chiusi!

 

  • Like 2
  • Haha 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Cronache dalla Lega: si riprende il 3 maggio, forse il 10 ma potrebbe essere anche il 17;ipotesi peggiore per fibe campionato 12 luglio, si giocherà rigorosamente in costume a pantolocino e espadrilla, con secchiello e paletta a disposizione 

Lotito preme per inizio allenamenti il prima possibile, gli altri presidenti lo sfanculano . Per lui augurio di dissenteria con concomitante crisi emorroidaria 

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Lotito & Co. devono ritenersi fortunati perché non c'è tempo per eseguire i T.S.O. a domicilio. Sono fuori di testa perché è pur vero che, prima o poi, purtroppo, si arriverà al picco con tutte le conseguenze che sappiamo, ma sarà altrettanto vero che, successivamente, la curva del contagio calerà lentamente. Ci vorrà tempo.

Lo ribadisco, visto che pagano avvocati che costano 1.000 euro all'ora, si organizzino, si ingegnino e si mettano a studiare piani di ristrutturazione dei loro debiti.

Modificato da djsmith
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Erreci dice:

Cronache dalla Lega: si riprende il 3 maggio, forse il 10 ma potrebbe essere anche il 17;ipotesi peggiore per fibe campionato 12 luglio, si giocherà rigorosamente in costume a pantolocino e espadrilla, con secchiello e paletta a disposizione 

Lotito preme per inizio allenamenti il prima possibile, gli altri presidenti lo sfanculano . Per lui augurio di dissenteria con concomitante crisi emorroidaria 

A me viene voglia di augurargli di peggio!

54 minuti fa, djsmith dice:

Lotito & Co. devono ritenersi fortunati perché non c'è tempo per eseguire i T.S.O. a domicilio. Sono fuori di testa perché è pur vero che, prima o poi, purtroppo, si arriverà al picco con tutte le conseguenze che sappiamo, ma sarà altrettanto vero che, successivamente, la curva del contagio calerà lentamente. Ci vorrà tempo.

Lo ribadisco, visto che pagano avvocati che costano 1.000 euro all'ora, si organizzino, si ingegnino e si mettano a studiare piani di ristrutturazione dei loro debiti.

Sono ridicoli; le società di calcio sono aziende che se si fermano non creano nessun problema pratico, il 90% dei loro mega bilanci sono destinati agli stipendi dei calciatori, magari ci sarà da pensare prima a tutte le altre attività.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ormai ne sono certo: tanti nel mondo del calcio hanno perso definitivamente il senso della realta'. Io mi auguro, ma saro' smentito, che una delle conseguenze di questa tragedia sia il ridimensionamento radicale del mondo pallonaro. Un ritorno a livelli piu' normali e eticamente piu' accettabili di quello che e' stato negli ultimi anni. Lo so che probabilmente e' una mera illusione, ma sperare, in tempi bui, non costa nulla. Un abbraccio virtuale (sia per la distanza, sia per le regole di prevenzione...😉) dal Brabante, che e' sulla strada per diventare la Lombardia d' Olanda. #Andratuttobene.🇮🇹

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Inviato (modificato)

Atalanta Valencia tra i fattori all'origine del focolaio bergamasco
"19 febbraio, dunque. Lo stadio milanese, se l'ipotesi è corretta, diventa l'appuntamento di Samarcanda che trasforma una festa dello sport nell'incipit di una tragedia. Possibile? È una fatto che pochi giorni prima accada qualcosa. In un cimitero spagnolo e in una trattoria di Zogno, sulla sponda del Brembo. Il 13 febbraio, nella regione Valenciana muore un uomo, che soltanto il 3 marzo, quando ne verrà riesumato il cadavere, risulterà positivo al coronavirus. È il primo decesso accertato per Covid-19 in Spagna. Lo conferma il 3 marzo Ana Barcelo, responsabile della sanità della regione di Valencia: "Una persona morta il 13 febbraio nella nostra regione è risultata positiva al coronavirus". Il 13 febbraio, sei giorni prima della partita di San Siro, l'epidemia aveva dunque già colpito nel sud della Spagna. Quell'uomo era un caso isolato? O tra i 2.500 fan che arriveranno a Milano la settimana successiva c'è qualcuno già infetto?

Il 14 febbraio, nella trattoria-pizzeria "Da Cecca" di Zogno si festeggia San Valentino. Il menù è eccellente come testimoniano i commenti dei clienti: "Uella, che atmosfera da sogno". "Presente, tutto ottimo e grazie allo staff". Ma non è una serata da sogno. Il 23 febbraio, e sono ancora i post a confermarlo, i clienti di quella sera vengono contattati dall'Asl perché uno degli avventori è risultato positivo al coronavirus. 13 e 14 febbraio: il virus gira nella regione valenciana e a Zogno, venti chilometri da Alzano e Nembro, due degli epicentri del contagio. Mancano sei e cinque giorni a San Siro.
Si dirà: un indizio. E a posteriori. È però un fatto che il giorno dell'andata degli ottavi l'esodo dei bergamaschi che raggiungono il Meazza coinvolge più di 45 mila tifosi (record di sempre per l'Atalanta). Arrivano da ogni dove: da Bergamo, dalla pianura, dalle valli. Vogliono esserci nel giorno in cui il calcio orobico scrive la storia. I pullman, censiti dal tifo organizzato, sono 28. Poco più di 1.500 persone. Gli altri, la maggior parte, arrivano in macchina. Due ore per fare 50 chilometri. Ci sono tra loro anche quelli che abitano nei 38 comuni della val Seriana, uno dei focolai del contagio. Sono 540 persone secondo quanto Repubblica ha ricostruito in base ai dati forniti dal tifo organizzato. Molti raggiungono direttamente lo stadio e sostano sul piazzale Angelo Moratti, antistante agli ingressi. Altri consumano l'attesa passeggiando nel cuore della città, in piazza Duomo, dove fraternizzano con i tifosi del Valencia (nonostante il loro gemellaggio con i "nemici" dell'Inter) che non assomigliano neppure alla lontana agli ultrà neri della Dinamo Zagabria (incontrati a fine novembre). È una festa documentata dalla diretta di Bergamo Tv dove, tra gli altri, il giornalista Cesare Zapperi racconta: "Prima di venire qui mi sono fatto un giro in piazza Duomo. C'era un'atmosfera bellissima. Ho preso la metro. C'erano tifosi del Valencia e dell'Atalanta insieme. Una festa dello sport". Piazza Duomo, da lì la metro con un cambio per arrivare a San Siro. È un dettaglio che va annotato. Perché sulla metropolitana sale anche il giornalista spagnolo Kike Mateu (intervistato in questa pagina) risultato positivo al Covid-19 pochi giorni dopo. E lì è sicuro di aver contratto il virus.
45 mila tifosi - e davvero non importate quale fosse il loro passaporto, quanti fossero infetti, sintomatici o quanti asintomatici - sono l'evento che può aver creato l'innesco. È un fatto che il 4 marzo, 14 giorni esatti dopo la partita di San Siro, la curva dei contagi bergamasca subisce un'impennata. Sappiamo anche che cosa accade dopo. Il 9 marzo l'Atalanta parte per Valencia dove il giorno dopo giocherà il ritorno a porte chiuse. Nove giorni prima ha disputato una surreale partita di campionato a porte aperte a Lecce. Proprio quel giorno si ammalerà di coronavirus un ristoratore locale. Il 16 marzo il Valencia rende ufficiale che "il 35 per cento del personale della società, giocatori e personale tecnico, risulta positivo al coronavirus". L'Atalanta cancella immediatamente il calendario di allenamenti previsto nei giorni successivi. Mette in quarantena precauzionale i suoi calciatori facendo sapere informalmente che non c'è nessun caso di contagio e annuncia che gli allenamenti riprenderanno il 24 marzo, il giorno in cui l'Italia dovrebbe uscire di casa. Sapendo che così non sarà.

 

 

il 35% del personale del Valencia positivo  a COVID 19, nemanco uno dell'Atalanta nonostante l'infuriare del morbo a Bergamo e dintorni come ben tutti ahimè sappiamo: un altro miracolo da annoverare a Gasperini 

Modificato da Erreci
  • Like 2
  • Thanks 3
Link al commento
Condividi su altri siti

13 ore fa, labbrodinovisad dice:

ad Alzano , poi, c'è stato anche un ospedale a far da focolaio e moltiplicatore. Non so con che tempistica

Siamo al 23 febbraio. Quattro giorni dopo la partita di Champions Atalanta-Valencia a San Siro, dove 45mila tifosi hanno accelerato l’effetto domino del coronavirus. All’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano vengono accertati i primi due casi bergamaschi. Se non entrambi, uno è passato di sicuro dal pronto soccorso. Il riverbero della paura che si è accesa il 21 febbraio nell’altro focolaio, Codogno, spinge la direzione sanitaria a chiudere l’ospedale. Si suppone per sanificare e creare una safe zone dedicata ai ricoverati per il virus. Così non è. L’ospedale riapre poche ore dopo. Passa qualche giorno e si scopre che diversi medici e infermieri sono positivi e sintomatici. Si ammaleranno in tanti: primario, medici, infermieri, barellieri. E ovviamente — è facile ipotizzare — molti di quelli che sono passati dall’ospedale. Ma il particolare più interessante è del 12 febbraio. Un abitante di Villa di Serio racconta a Bergamonews che quel giorno la madre viene ricoverata ad Alzano per uno scompenso cardiaco. Nove giorni dopo muore.
«È il 21 febbraio. Le infermiere quel giorno entravano nelle camere con mascherine protettive di quelle poi distribuite per il coronavirus. Forse all’ospedale sospettavano del Covid-19 già da qualche giorno». La camera ardente viene allestita nella chiesina di San Lorenzo. «C’era moltissima gente, si abbracciavano. Per giorni, nonostante il numero dei morti crescesse, assembramenti e contatti sono proseguiti». Le due settimane tra il 23 febbraio e l’8 marzo (quando arriva il secondo Dpcm per arginare il contagio).

Da qui inizia il dramma, sostenuto dal mancato stop alla produzione industriale e, soprattutto, dalla cultura del lavoro e della logica del profitto che sta alla base della regione più produttiva e più ricca del Paese.

Certo è che se non si fosse giocata quella partita .....

  • Like 5
Link al commento
Condividi su altri siti

Segnalo, ancorché marginale rispetto al gran casino 

 

 

Mentre in Serie A i club si fanno la guerra sull’opportunità di riprendere o meno a giocare il campionato, in Germania le società più ricche hanno deciso, in un momento di crisi, di aiutare quelle con meno disponibilità economiche. Bayern Monaco, Borussia Dortmund, RB Lipsia e Bayer Leverkusen hanno messo sul piatto 20 milioni di euro come “fondo di ristoro” a sostegno dei club meno solidi, che più hanno sofferto lo stop al calcio determinato dall’emergenza coronavirus. Lo scopo: “Garantire la competitività della Bundesliga e fare salvo il criterio di giustizia”, con le parole di un dirigente del Bayer Leverkusen.

Una scelta solidale

Ad annunciare lo stanziamento straordinario è stato il presidente della Bundesliga, Christian Seifert: "Queste quattro società hanno rinunciato a 12,5 milioni dei loro prossimi diritti televisivi, lasciandoli agli altri, e 7,5 che usciranno direttamente dalle loro casse. Questo gesto significa che in Bundesliga la parola solidarietà ha un significato reale". Al fondo straordinario non potranno attingere solo i club più poveri del massimo campionato tedesco ma anche quelli della 2 Bundesliga, corrispettivo della nostra Serie B. "in questo periodo così difficile - ha detto il Ceo del Bayern Karl-Heinz Rummenigge - è giusto che i più forti aiutino i più deboli". Secondo il dirigente del Lipsia Oliver Mintzlaff "affinché ci sia un campionato interessante bisogna che gli uni dipendano dagli altri. I due principali campionati dalla Germania sono composti da 36 società che devono remare tutte nella stessa direzione".

La riduzione degli stipendi

Quando si chiede ai club italiani, alla Lega di Serie A e alla Federcalcio se anche in Italia possa accadere qualcosa di simile, le risposte variano da “assolutamente no” a “sarebbe impensabile”. D’altra parte, che il calcio tedesco si stia dimostrando solidale nel momento dell’emergenza lo dimostra anche la disponibilità di calciatori ed allenatori a ridursi lo stipendio. I giocatori del Bayern Monaco hanno infatti accettato di ridursi lo stipendio del 20 percento e altri club hanno seguito l’esempio. Al Borussia Dortmund non solo i giocatori, ma anche il tecnico Lucien Favre si è detto pronto a decurtarsi i compensi di un quinto, se il campionato non dovesse ripartire, e di un decimo nel caso la Bundesliga riprenda a porte chiuse. Con formule diverse, hanno accettato riduzioni degli ingaggi anche i giocatori di Werder Bremen, Borussia Moenchengladbach, Schalke 04 e Bayer Leverkusen. 

(Repubblica.i)

Link al commento
Condividi su altri siti

Se posso permettermi un commento in una giornata più infausta di altre, pensino a risolversela fra di loro e a non chiedere finanziamenti allo Stato. Non è proprio il caso.

Gli avvocati possono lavorare ed i commercialisti pure, per tutte le società. Si diano da fare e non rompano i coglioni, perché la gente se li sta frantumando giorno dopo giorno siccome non vede la luce, neppure dopo il tunnel.

 

Modificato da djsmith
  • Like 4
Link al commento
Condividi su altri siti

18 ore fa, labbrodinovisad dice:

comunque, la Uefa ha detto che chi non termina il campionato, non giocherà le coppe

mi par di capire che il Belgio li abbia mandati a fanculo

dò per scontato che in italia invece si riprenda (o si faccia il mille per mille per provarci)

Ebbelin...il signor Gravina ha detto che c'e' anche l' ipotesi di terminare il campionato a ottobre. Poi un mese di ferie. Poi la preparazione. A gennaio 2021 comincia il  nuovo campionato. Giocano ogni 2 giorni dalle 6 del mattino sino a mezzanotte. Cosi' van tutte in tivvu. A maggio 2021 finisce, e poi comincia l' Europeo. Semplice no? 😳

  • Like 1
  • Confused 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

 Share

  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
×
×
  • Crea Nuovo...