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Gianluca Vialli


frenk7
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33 minuti fa, boskov62 dice:

In una serata strana, dove la mia presenza è stata soprattutto per te, perché volevo esserci, con una partita che per una volta passava in secondo piano, mi sento però in dovere di segnalare i miei mal di pancia. Mi domando perché cazzo se c’è un minuto di silenzio ci sia chi si sente in dovere di violare questo silenzio salvo poi osservarlo per 90 minuti durante la partita. Mi domando perché noi tifosi, al minuto 9 del primo tempo, non abbiamo cantato per te e applaudito per te. Mi domando perché la società non ha trovato un modo di consacrarti diversamente da una maglietta con i nomi tuo e di Sinisa o di essere scesi nel riscaldamento tutto col 9. Sono inverso come un calzino ma forse è il risultato di tre giorni dove troppi pensieri hanno attraversato la testa…..

Dalla tv sembrava diversamente, la coreografia, il riscaldamento con la maglia numero 9,il minuto di raccoglimento con il presidente con la maglia numero 9,poi mettici il mister con i figli di sinisa e la sua maglia... Mi è sembrato tutto molto forte ed emozionante 

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14 minuti fa, amintore dice:

Che poi, ti dico la verità, non riesco a vederci niente di così grave in quei cori e le punizioni mi appaiono sempre sproporzionate; al limite, è poco furbo (o peggio) esporre consapevolmente un intero settore al rischio della squalifica. Ma sono discorsi ritriti. Però, niente a che vedere con l'episodio di Badia al Pino di oggi, per cui, dato che c'entra eccome, prenderei volentieri a prestito le parole di Enrico Mentana, noto troll: "È inutile richiamarsi ai valori del calcio, fare tanta retorica sul grande insegnamento di vita di campioni come Vialli e Mihajlovic per poi macchiare con gli scontri in autogrill proprio il giorno dedicato a ricordare quei due campioni. Invece di migliaia di parole al vento sull'esempio di Gianluca e Sinisa, il mondo del calcio dovrebbe impegnarsi una volta per tutte a sfidare la malattia del "tifo" ultras, quando e dove è violento e armato, intoccabile e riverito. Tutti i dirigenti di tutte le società, in privato, esprimono preoccupazione e ripulsa per le frange violente e infiltrate da violenza malavitosa e non solo. Poi si piegano, come i politici e i ministri dell'interno di ogni colore". Sottoscrivo parola per parola, fuori che l'accostamento -del tutto improprio- fra Vialli e Mihajlovic, ma la vulgata è questa e tocca starsene

Però questa è la discussione dedicata a Luca Vialli. Non andiamo fuori argomento. Tra l'altro sono riaperte le altre discussioni, quindi si può parlarne altrove 

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On 1/7/2023 at 9:10 AM, u552 said:

Personalmente avendo avuto una esperienza simile anche se  meno problematica (avrei SOLO perso parte della gamba destra) ricordo che le motivazioni , le mete erano una spinta a reagire e a voler raggiungere un obbiettivo.....
Ho sperato -egoisticamente- che quella spinta lo avrebbe aiutato a superare il male che lo stava tormentando.....

Purtroppo spinte di quel tipo non sono decisive nel superare certi mali ma sono fondamentali per avere una vita dignitosa anche durante la malattia. Quoto il tuo post perche' mi aiuta a spiegare quello che sento in questo momento. Parlare del Vialli della Sampdoria qui e' superfluo. Le vite di chi c'era in quegli anni ma anche quelle di chi li ha vissuti nei racconti si intrecciano in maniera indistricabile con le gesta di quella squadra. Non c'e' alcuna retorica o esagerazione nel dire che Vialli, Mantovani e quella Sampdoria sono una parte importantissima della nostra vita perche' non c'e' modo di pensare a quel periodo senza che tornino alla mente famigliari, amici, i sogni di un bambino. Quella Sampdoria e' come la casa in cui sei cresciuto da bambino, le vie del tuo quartiere. E' una parte di sceneggiatura e scenografia di quel film che vede protagonisti noi stessi e le persone che piu' amiamo.

Gianluca pero' in questi ultimi anni per quanto mi riguarda e' andato anche oltre al ruolo di fantastico protagonista ed eroe di quella epopea. Mi ha fatto vedere come dopo una condanna a morte si possa scrivere un libro non banale, cercare di diventare presidente della squadra di calcio in cui ha vissuto gli anni migliori della sua carriera, entrare nello staff di una nazionale che vince un Europeo e probabilmente tante altre cose che neanche so. Senza arrivare necessariamente a questi risultati che raccontano anche se non ce n'era bisogno di un'esistenza straordinaria lo trovo un fantastico insegnamento di come la vita vada vissuta tutta fino all'ultimo respiro anche nel momento in cui scatta il countdown. Spero di non trovarmi mai nella sua situazione ma dovesse succedere quello che ho visto fare a lui mi aiutera' a viverla in maniera diversa. 

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49 minuti fa, labbrodinovisad dice:

 

Labbro scusa volevo chiederti una cosa, o magari qualcun altro se sa.. Ho visto il messaggio di Andrea agnelli x Gianluca vialli, e poi ha messo una foto da giovane.. Ma era lui con la maglia della samp quella sera di maggio a wembley.? Oppure mi sono sbagliato 

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9 ore fa, frenk7 dice:

Labbro scusa volevo chiederti una cosa, o magari qualcun altro se sa.. Ho visto il messaggio di Andrea agnelli x Gianluca vialli, e poi ha messo una foto da giovane.. Ma era lui con la maglia della samp quella sera di maggio a wembley.? Oppure mi sono sbagliato 

Sono andato a vedere (mi era sfuggito), e confermo Amintore 

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Luca era un guerriero in campo ed è stato un guerriero nella vita, finchè ha potuto e meglio che ha potuto

La sua lucidità nel parlare di quello che stava affrontando è stata commovente

Ci sarebbero mille cose da dire, ma sarebbero inutili

Dico solo grazie Luca per tutto quello che hai fatto per noi, rispettando e amando sempre la Sampdoria anche da avversario, anche dopo aver smesso di giocare, fino alla fine

Buon viaggio campione

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Oltre a Cremona e Roma, anche Genova, la città dei suoi più nitidi successi sportivi, ricorderà Gianluca Vialli. Dopo le numerosissime celebrazioni virtuali e la commossa manifestazione d’affetto al “Ferraris” in occasione della partita con il Napoli, l’U.C. Sampdoria ha organizzato una messa in suffragio per sabato 21 gennaio alle ore 16.30, nella chiesa del Gesù di piazza Matteotti.

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