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L’U.C. Sampdoria comunica che la conferenza di presentazione ai media del nuovo responsabile dell’Area Tecnica Pietro Accardi si terrà mercoledì 10 luglio p.v., alle ore 14.15, presso la Sala del Colonnato del Palazzo della Meridiana di Genova (accesso da salita San Francesco 4) ...

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Devo dire che già da giocatore pur non essendo un fenomeno si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa, serio e professionale

Da dirigente già il fatto che sia stato per 10 anni a Empoli significa quantomeno due cose, che sa lavorare bene coi giovani e che non è un bruciabaracche

Qui direi che ha iniziato non bene ma benissimo, senza promettere mari e monti ma garantendo il massimo impegno, ha già tolto dalla nave tre zavorre e preso un buon giocatore di categoria

Bentornato e buon lavoro

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«In questi due giorni a Jena mi sta scendendo un po' l'adrenalina, è come se fossi fuori fase... Ultimamente ho dormito poco, ma è tanta la carica che ho in corpo per trovare soluzioni, che mi ci sto abituando».

Pietro Accardi seduto in un sala del Fair Resort di Jena sta entrando nelle dinamiche del ritiro in Turingia.

«Sono arrivato in Germania venerdì sera e le prime sensazioni sono positive. Ho trovato un gruppo che si sta formando, sempre più unito. Con valori alti e sono contento di quello che sto vedendo. Ma è un punto di partenza, c’è tanto da fare».

Il test di Magdeburgo?
«Per me è stato il debutto dal vivo. La squadra non si è disunita nelle difficoltà e mi è piaciuta. Soprattutto nella prima fase delle amichevoli mi concentro sullo spirito. Vincere alza sicuro morale e autostima, ma io guardo l’atteggiamento. La squadra ora è carica di lavoro, e meno male. Se fosse troppo brillante a fine luglio mi preoccuperei. So che stanno lavorando bene, anche se non sono presente, ma ho qui Beppe Colucci che mi aggiorna e parlo con tutti, da Pirlo agli staff»

Sul mercato lei ha un po’ ingannato. Parlava soprattutto di cessioni...
«Dovevamo fare spazio per le entrate. Mi sono concentrato su quello. L’ho ottenuto con le rescissioni. Siamo ancora in costruzione, anche se abbiamo fatto un po’ di movimenti e l’ossatura si intravede. Ma manca ancora qualcosa».

Il portiere ad esempio?
«Quello, un braccetto di sinistra e un elemento davanti».

Quanti in rosa?
«25/26. Poi ci sono casi di ruoli dove preferiamo tenere uno in più per tutelarci, visti alcuni storici a livello di infortuni. Pedrola, ad esempio, ci puntiamo e lo aspettiamo, ma viene da un lungo stop».

Più esperti che giovani?
«Avevamo già dei giovani, abbiamo cercato di strutturare di più l’ossatura chi potesse dargli una mano. Oltre a Pedrola ci sono Yepes, Benedetti, Leoni, è arrivato qui in ritiro Vulikic (ufficializzato ieri, contratto fino al 2027), Giordano, Akinsanmiro... E non distinguo tra giovane o vecchio, ma tra bravo e funzionale o no a quel che vogliamo esprimere».

L'approccio all'indice di liquidità?

«È un fare i conti tutte le sere, io con carta e penna. Per me sono fondamentali Massimo Ienca, Alberto Bosco e Raffaele Fiorella. Oltre ovviamente a Matteo Manfredi, sempre presente e preciso, ci sentiamo più volte al giorno. Siamo un gruppo. Ed Alessandro Messina. Mi ci sono approcciato lavorando tanto. Di indole mi piace organizzare e quindi ad esempio non mi piacciono gli ultimi giorni di mercato. Abbiamo operato su due binari, fare spazio da una parte e seminare dall’altra per i nostri obiettivi. Conti, Verre e Askildsen hanno portato Coda. Delle Monache: Venuti e Akinsanmiro. De Luca: Romagnoli e Meulensteen. Audero: Ioannou, Bellemo e Ghidotti, per ora».

C’è la sensazione che le avversarie inizino a temervi. Vedi i passaggi in Figc e Lega sul vostro mercato...

«...Diciamo così, parlerà il campo. Quando ho accettato la Samp sono stato tempestato di chiamate, perché ci vai? Tutto quello che mi è stato prospettato dalla proprietà, lo sto riscontrando con i fatti. Abbiamo operato con la massima trasparenza. Nei primi venti giorni non ho potuto chiudere un calciatore, il primo Coda il 10 luglio. E se non fossimo riusciti a liberare spazio nell’indice, zero arrivi. Per ogni operazione ci sono tre parametri da rispettare: indice di liquidità, conto Lega e salary cap con limite a 10 milioni. Lo superemo certo, ma un nostro obiettivo è ridurre il monte ingaggi».

I bookmaker vi mettono tra i favoriti per la A.
«Percepisco tanto entusiasmo. I nostri tifosi lo dimostrano tutti i giorni, anche sabato sono venuti a Magdeburgo. Con gli abbonamenti. Li ringraziamo, per noi sono motore vitale. Strada facendo vedremo quale sarà il nostro obiettivo, a oggi rimane lavorare per migliorarci e per i tifosi. Chi va allo stadio, chibci guarda da casa, i tanti all’estero... Sappiamo chi rappresentiamo».

Perché i primi colpi sono stati Coda e Romagnoli?
«Sono forti, e caratterialmente di spessore. Conoscono la B e sanno cosa ci vuole».

È la Samp di Accardi?
«Non mi piace. La Samp è di Manfredi. Io sono insieme agli altri uno che vuole il bene della Samp e dà il massimo. Ma da solo non faccio nulla. Ho bisogno di presidente, tecnico, calciatori, persone che lavorano in sede, tutti fondamentali. Mi nutro della loro vicinanza, della loro pacca sulla spalla».

Accardi al Sec XIX

Tanta roba !

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Difficile giudicare il lavoro in così poco tempo, però le prime impressioni su Accardi non possono che essere molto positive. Sta portando avanti un lavorone in tempi strettissimi e con vincoli stringenti. 

Sono quei ruoli che contano veramente tanto in una società di calcio, Spero che Accardi sia un fuoriclasse come potrebbe essere un Marotta

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Sampdoria, Accardi: “Pirlo ha fallito con una rosa completa al 95%, in B serve la fame di Sottil. Abbiamo rispettato le regole: chi ci dà dei fuorilegge mente”

La Sampdoria è ancora alla ricerca della prima vittoria in Serie B: probabilmente se lo aspettavano in pochi dopo quattro giornate di campionato, soprattutto vista la rosa costruita durante il calciomercato estivo. Sono arrivati nomi di rilievo, anche fuori categoria forse, ma come ben sappiamo la Serie B non guarda in faccia nessuno: se qualche ingranaggio stride, allora persino Coda e Tutino possono trovarsi nei bassifondi della classifica.

Il DS blucerchiato Pietro Accardi ne è ben conscio, e infatti dopo poche giornate ha già fatto una scelta drastica: fuori Andrea Pirlo e dentro un altro Andrea, Sottil. Come raccontato a La Gazzetta dello Sport, non c’è tempo da perdere; Accardi ha svelato i retroscena dietro l’esonero e allontanato le accuse di aver sforato i paletti previsti dalla FIGC per il mercato dei genovesi. Di seguito le dichiarazioni integrali.

PIAZZA – “Fossi arrivato prima non sarei stato pronto: adesso penso di avere tutto per gestire una piazza così. Di indole non sono mai soddisfatto, però penso che il lavoro fatto sia importante visti i presupposti. Non andava costruita solo la squadra, ma tutta la struttura sportiva”.

PIRLO – “Lo stimo come allenatore e come persona, ma visto quello che abbiamo costruito ci aspettavamo qualcosa di diverso. Gli abbiamo dato la rosa completa al 95% prima del via e quindi credevamo in un’altra partenza, con una identità più chiara. La proprietà lo conosceva e mi ha detto di provare, ma poi si fanno delle valutazioni e si vedono le partite. In B serve altro, serve più fame: i nomi non bastano, bisogna creare uno spirito ed essere umili”.

SOTTIL – “E’ preparato, conosce la B oltre ad avere idee chiare, ha anche fame. Le sue squadre sono sempre state toste. Ci aspettiamo una Samp così”.

CODA-TUTINO – “Dice sempre Galliani che gli attaccanti vanno presi con l’almanacco, perché i gol li fanno sempre gli stessi. Loro sono una certezza, però conta quanto riusciranno a fare giocando di squadra”.

TIFOSI – “20mila abbonati? E’ bellissimo, così aumenta la nostra responsabilità nei confronti di questa gente. Ma non avevo dubbi su di loro”.

SERIE B – “L’unica cosa da fare è lavorare e creare un ambiente unito. Le difficoltà sono tante, le superi solo diventando una famiglia e una chiara identità”.

MERCATO E RESTRIZIONI – “No, non è stato semplice. Sapevo che sarebbe stato difficile, e una volta dentro ho capito cosa ci aspettava. Ma le difficoltà sono un’opportunità: conta l’atteggiamento di come si affrontano, avevamo le idee chiare e abbiamo risolto tutto, andando a step. Se le operazioni sono andate in porto, è perché abbiamo agito secondo le regole: se no non avremmo potuto tesserare nessun calciatore”

OBBLIGHI DI RISCATTO – “E’ tutto calcolato, in futuro avremo anche le entrate di alcune cessioni”.

FUTURO – “Promozione come ago della bilancia? No, abbiamo una proprietà forte che ha investito quasi 70 milioni da quando è arrivata e che vuole continuare a investire, è tutto già pianificato. Certo, sentiamo la responsabilità del traguardo e ci impegniamo al massimo. Non è un all-in, assolutamente”.

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Da tuttomercatoweb 

Si evince come Accardi non fosse convintissimo di Pirlo fin dall'inizio

Pietro Accardi, direttore dell'area tecnica della Sampdoria, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Il dirigente parla così del mercato del club blucerchiato: "Di indole, non sono mai completamente soddisfatto, però credo che il lavoro fatto sia importante, considerando i presupposti. Non si trattava solo di costruire una squadra, ma di rifondare tutta la struttura sportiva"

Cosa non andava con Pirlo?
"Lo stimo come allenatore e come persona, ma con la rosa che avevamo costruito ci aspettavamo qualcosa di diverso. Gli abbiamo dato il 95% della rosa già prima dell'inizio del campionato, e speravamo in una partenza con un'identità più chiara"

Perché non cambiare allenatore prima?
"La proprietà conosceva Pirlo e ci ha chiesto di provare. Ma poi si fanno delle valutazioni e si guardano le partite. In Serie B serve altro: serve più fame. I nomi non bastano, bisogna creare uno spirito di squadra ed essere umili"

È per questo che avete scelto Sottil?
"Sì, è preparato, conosce la Serie B e, oltre ad avere idee chiare, ha anche fame. Le sue squadre sono sempre state toste, e ci aspettiamo una Samp così".

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Rosa completa al 95 per cento prima del via, ma anche nuova al 90 per cento. Continuo a pensare che se non si era convinti , o si sceglieva qualcun altro questa estate, o si dava a Pirlo il tempo di trovare una quadra. Detto questo, forza Accardi, forza Sottil e forza Sampdoria . Cominciamo a macinare punti da subito

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Penso che a Giugno non si potesse esonerare Pirlo e prendere un altro allenatore unicamente per questioni legate all'indice di liquidità: Pirlo aveva un ingaggio importante al quale andava aggiunto quello del nuovo allenatore, oltre al personale dei relativi staff. Se so fosse esonerato Pirlo si sarebbe dovuto rinunciare a qualche giocatore o quantomeno attendere altre cessioni

Non appena ceduto Leoni acquisto di Silvestri, ma soprattutto esonero di Pirlo ..... coincidenza ? Io non credo,  di fatto risultati e disponibilità di 💰 💸  hanno fatto si che si realizzasse ciò che si sarebbe voluto fare a Giugno 

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E comunque la si legga, tenere Pirlo a giugno e dare lui una possibilità da luglio a settembre era giusto.

Un rischio calcolato, ma giusto.

Ora ahimè c'è da lavorare, stare uniti e tifare

ANDIAMO

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2 ore fa, Erreci ha scritto:

Penso che a Giugno non si potesse esonerare Pirlo e prendere un altro allenatore unicamente per questioni legate all'indice di liquidità: Pirlo aveva un ingaggio importante al quale andava aggiunto quello del nuovo allenatore, oltre al personale dei relativi staff. Se so fosse esonerato Pirlo si sarebbe dovuto rinunciare a qualche giocatore o quantomeno attendere altre cessioni

Non appena ceduto Leoni acquisto di Silvestri, ma soprattutto esonero di Pirlo ..... coincidenza ? Io non credo,  di fatto risultati e disponibilità di 💰 💸  hanno fatto si che si realizzasse ciò che si sarebbe voluto fare a Giugno 

Può darsi.

Resto perplesso comunque, perchè vuol dire che si sono persi due mesi due con un allenatore in cui non si credeva 

comunque mi unisco all' ANDIAMO di Mache

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Ci credeva - anche perché era costretta a crederci e anche perché l'anno prima aveca fatto bene vista la situazione- la Società, meno il DS che però non è il Presidente ed è conscio che è prioritario fare la squadra alla svelta per battere la concorrenza, poi se ci sarà l'occasione si farà fuori anche l'allenatore. Accardi ha un bidone dell'umido al posto del cuore, penso che ormai sia chiaro a tutti

 

 

ps: in B sono determinanti gli ultimi 2-3 mesi e questo lo ben sa Accardi 

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Se dovessi andare in giro per il mondo a cercare Partner, preferirei presentarmi con Pirlo allenatore piuttosto che con Sottil. Probabilmente è stato fatto un tentativo anche in quest'ottica. E anche io, come tifoso, preferisco che in panchina ci sia un nome conosciuto a livello mondiale; ma quel che conta, alla fine di tutto, è tornare in serie A. 

Invece, nel caso mi dessero il potere di modificare le dichiarazioni di Accardi presenti in questa intervista, probabilmente non cambierei nemmeno le virgole.

mviass

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2 ore fa, Erreci ha scritto:

 Accardi ha un bidone dell'umido al posto del cuore, penso che ormai sia chiaro a tutti

Mah, su questo non concordo. Concordare delle risoluzione di contratto con dei calciatori non vuol dire non avere cuore (non si parla di licenziamenti e non si parla di lavoratori ordinari...). Cambiare un allenatore che non convince nemmeno.

Lasciamolo lavorare col suo stile. A giugno la Società farà le sue valutazioni anche su di lui

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La mia non è una critica,ma un apprezzamento: un DS deve pensare e operare per il bene della Società senza sentimentalismi e senza far sconti a nessuno. Così si fa, se poi sbaglierà scelte pagherà di persona e anche questo Accardi lo sa bene 

1 ora fa, Pontex76 ha scritto:

Lasciamolo lavorare col suo stile

e chi sarebbe che non vuol lasciarlo lavorare? belin ha pieno potere e totale apprezzamento da Società e tifosi 

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Non avrei parlato di fame e avrei in qualche modo glissato. 

Bastava dire che si è ritenuto di fare una scelta diversa.

Pirlo ha perso dei punti anche per cagate individuali, tra cui due cappelle dei due portieri. 

E alla fine un portiere , quando sono arrivati i soldi di Leoni è stato preso.

Ricordiamoci che è arrivato ai play off con una squadra di svincolati, residui e prestiti in un anno difficile

Forse meritava parole diverse.

Comunque w Sottil e Accardi e avanti

 

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12 ore fa, Galway ha scritto:

Non avrei parlato di fame e avrei in qualche modo glissato. 

Bastava dire che si è ritenuto di fare una scelta diversa.

Pirlo ha perso dei punti anche per cagate individuali, tra cui due cappelle dei due portieri. 

E alla fine un portiere , quando sono arrivati i soldi di Leoni è stato preso.

Ricordiamoci che è arrivato ai play off con una squadra di svincolati, residui e prestiti in un anno difficile

Forse meritava parole diverse.

Comunque w Sottil e Accardi e avanti

 

Concordo Pirlo ha fatto un lavoro enorme ed è stato un punto di riferimento la scorsa stagione.

E infatti ti ho messo mi piace perché Accardi poteva sicuramente essere più elegante.

Tuttavia non credo che fosse convinto al 100% su Pirlo "La Società ci ha chiesto di provare"... questa credo che sia la conferma e penso abbia detto la verità.

Rimango comunque dell'idea che se squadra, allenatore e Società non sono sulla stessa lunghezza d'onda, allora è sempre meglio cambiare.

Senza nulla togliere a Pirlo che si è sempre comportato in maniera impeccabile.

Edited by PotereBlucerchiato
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20 ore fa, Galway ha scritto:

Non avrei parlato di fame e avrei in qualche modo glissato. 

Bastava dire che si è ritenuto di fare una scelta diversa.

Pirlo ha perso dei punti anche per cagate individuali, tra cui due cappelle dei due portieri. 

E alla fine un portiere , quando sono arrivati i soldi di Leoni è stato preso.

Ricordiamoci che è arrivato ai play off con una squadra di svincolati, residui e prestiti in un anno difficile

Forse meritava parole diverse.

Comunque w Sottil e Accardi e avanti

 

Vero anche chi i portieri li alleni tu.

Che avesse un problema di comunicazione, in termini di chiarezza è evidente.

Ma soprattutto è evidente che ahimè, in base alle statistiche da quando allenava la giuve, ha sempre avuto le peggiori difese (Turchia compresa).

L'anno scorso meritava più fortuna, e a tratti s'è visto una bella Sampdoria,    

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