cosi Manfredi
Giornata storica si celebra una nuova partenza?
“La Sampdoria è finalmente libera. Sono felice. Missione compiuta. Diciotto mesi fa era sul ciglio di un burrone. Oggi è tornata a camminare sicura e può serenamente guardare avanti. Possiamo sorridere, ma non dimentico le tensioni che ci hanno accompagnato in questi mesi e il coraggio che ci ha contraddistinto nello scommettere su una operazione realmente sfidante. Tante notti a studiare, tanto lavoro. Tante ore tolte ai miei cari, ma la famiglia Sampdoria è ora parte integrante della mia vita e del mio quotidiano”.
Cosa vi ha spinto a sposare questa sfida?
“Gestio Capital ha scelto di investire ingenti risorse, nonostante le pesanti azioni di disturbo, per una precisa volontà di preservare un patrimonio del calcio italiano e internazionale. Nessuno oggi investe in acquisizioni con questa complessità senza preventivare rischi e opportunità. Inizialmente mi davano del pazzo, i più esperti mi dicevano addirittura che fosse impossibile portarla a compimento. Il lavoro invece ha pagato. Da parte nostra abbiamo valutato attentamente tutti i rischi, ma compreso, fin da principio, che la Sampdoria era ed è più grande di qualsiasi ostacolo. Abbiamo la chiara consapevolezza della portata di questa operazione. Non ci fermeremo qui. Siamo consapevoli di essere custodi di un’icona e viviamo ogni giorno per riportare la nostra regina sotto i riflettori che contano”.
Quale bilancio può stilare sino adesso?
“Gestio Capital ha pensato subito a ristrutturare le infrastrutture e, in meno di un anno, abbiamo completato il nuovo centro sportivo, aperto un nuovo ufficio a Bogliasco e rimesso a nuovo Samp City. Questo club ora ha basi solide e su queste dobbiamo costruire i prossimi traguardi. Adesso abbiamo il dovere di concentrarci sul risultato sportivo, consapevoli che questo sarà il vero metro di giudizio delle nostre scelte. Abbiamo d’altro canto la certezza di aver fatto il massimo per mettere a disposizione dei tecnici le risorse necessarie per essere protagonisti. L’obiettivo preciso è ripagare la passione e l’amore dei nostri straordinari tifosi”.
Con l’uscita di Ferrero sarà più facile attirare nuove risorse?
“Non voglio apparire ripetitivo, ma, più volte in passato, ho specificato come non vi sia in alcun modo la necessità né tantomeno la volontà di ricercare nuovi investitori. La Sampdoria è solida, solidissima e non ho alcun timore nell’affermare che proseguiremo nei nostri investimenti perché abbiamo una strategia ben chiara davanti a noi. Nel calcio è basilare stabilire un programma a medio lungo termine e mantenere poi la barra dritta con la consapevolezza che servono coraggio e lucidità”.
Sabato è arrivato il primo successo stagionale.
“Ho vissuto il successo con il Sudtirol da distante, ma è stata comunque una grande emozione. Ora dobbiamo proseguire su questo solco. Il mio credo si basa sul concetto di costante miglioramento. I giapponesi lo chiamano Kaizen. In settimana ho avuto modo di confrontarmi con la squadra, il direttore e il tecnico. Ho certezza della bontà delle scelte e della solidità di un team costituito, prima di tutto, da ottime persone. E nessuno deve provare a toccarlo”.
Ora arriva il primo derby da presidente.
“L’attesa porta con sé sensazioni decisamente forti e spero che tutto vada per il meglio, in campo e fuori, dove mi auguro che si possa vivere una serata di sport e grande festa per una città che lo merita”.