djsmith
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La soluzione pare essere giuridicamente differente da quella prospettata. L'impossibilità della prestazione (partite in abbonamento) è parziale, ciò comporta la riduzione della obbligazione ed il conseguente rimborso. Alcune delle clausole sottoscritte al momento dell'acquisto dell'abbonamento sono vessatorie e contrarie alla disciplina normativa a tutela dei consumatori. La soluzione alternativo è riconoscimento di un voucher a scalare dall'acquisto dell'abbonamento o dei biglietti per la prossima stagione, purchè il creditore della prestazione ne abbia ancora interesse.
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Assolutamente si, tanto è che vero che le società sperano di poter contrattare, con Sky, da una posizione giuridica rafforzata dalla (da loro) auspicata (ma non da tutti) decisione del Governo. Se la chiusura della stagione venisse imposta per legge, avrebbero maggiori margini di manovra. Comunque attenzione: stiamo parlando del 25% circa delle somme che mancano all'appello per le società per quanto riguarda la tranche dei diritti TV, che le stesse società si sono già spese e che sono già andate a farsi scontare dalle banche, le quali, a loro volta, ora ne pretendono il rimborso. Non sarei del tutto sicuro che sussista nesso di causalità tra lo sconto ottenuto, con largo anticipo, e la crisi finanziaria causata dal COVID 19. Quelle somme dovrebbero restituirle comunque. Il debito è sorto prima della crisi.
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Tanto per fare riferimento alla serietà della situazione venutasi a creare. Ci sono circa 500 esperti al servizio del Governo (task force) ed altri 500 circa suddivisi per le regioni italiane, in tutto 1.000. I posti letto attrezzati per la terapia intensiva, pre Covid 19, erano 5.000. Nulla ormai è serio, quasi tutto è ormai farsesco.
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Luca Pisapia, da "Il Manifesto" on line E ora? Cosa succederà con gli stadi vuoti? Come cambierà il calcio, anche a livello di campo oltre che di racconto? È bene subito sgomberare il campo da un grosso equivoco. La rivoluzione televisiva c’è già stata, ed è stata trent’anni fa, e il Mondiale di Usa 1994, il primo Mondiale televisivo della storia – si giocava a mezzogiorno, sotto un caldo allucinante, per essere trasmesso nel prime time catodico europeo – a dispetto di quello che cantavano Elio e le storie tese non ha svuotato gli stadi, anzi. La televisione teme il vuoto, forse perché ci si specchia. Un esempio per tutti, i finti cartonati con i tifosi disegnati apparsi in alcuni stadi di provincia, o i seggiolini colorati appositamente per coprire a colpo d’occhio gli spalti vuoti, li pretende la tv. O basta anche ricordare come sia stata la televisione, all’inizio della pandemia, a spingere perché le partite non si giocassero a porte chiuse. E ora che, dopo il tifoso e l’ultras, anche lo spettatore sarà suo malgrado espulso dallo stadio, e per lungo tempo, i più ottimisti infatti prevedono che alla riapertura le capienze saranno ridotte per permettere il distanziamento tra le persone, anche il gioco del pallone sarà destinato nuovamente a mutare pelle. A diventare qualcosa di completamente diverso. Quella cui assisteremo sarà l’ulteriore rimodulazione della semiotica calcistica, l’ennesima riscrittura dei suoi codici. Senza pubblico si giocherà in maniera diversa. I bisogni del nuovo spettatore, i suoi desideri, saranno differenti, e questo influirà sui movimenti dei giocatori in campo. Non sappiamo quando ricominceranno i campionati di calcio e non sappiamo a che spettacolo assisteremo, di sicuro non l’avremo mai visto prima. Aggiungo io: sarà un calcio ad inviti? O solo per vaccinati ? O con tribune allargate a tutti i settori dello stadio per rispetto delle distanze? Chi può dirlo ora ? La mia ultima partita alla quale ho assistito è stata Sampdoria - Fiorentina ed è stata una farsa ed è assolutamente niente rispetto a quello che potrà capitare nel corso dei prossimi mesi.
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Segnalo che, in questo mondo di ideali idealisti, che può piacere o non piacere, i vertici del calcio si stanno studiando trovate regolamentari improponibili. Esempio: l'eventuale giocatore che diverrà positivo, dopo la riapertura della stagione, verrà considerato normale infortunato di gioco e le partite proseguiranno con i rimanenti giocatori della rosa a disposizione. Mi pare del tutto evidente che la U.C. Sampdoria, che ha avuto 8 giocatori positivi, rischierebbe di vedersi condannata, alla serie B, per regolamento.
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La Commissione scientifica che fornirà consulenza al calcio italiano è così composta: Prof. Cauda (Università Cattolica - Roma) Primario Massimo Fantoni (Gemelli - Roma) Direttore sanitario Francesco Vaia (Spallanzani - Roma) Walter Ricciardi (componente OMS). Tutti sicuramente autorevoli ed esperti. Roma, Lazio e Napoli sperano di continuare la stagione. Io spero che gli autorevoli esperti siano agnostici almeno tanto quanto il livello della loro stimata capacità.
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Non credo che i responsabili della medicina dello sport possano mai rilasciare pareri favorevoli se non siano MOLTO ragionevolmente certi che non sussistano margini di rischio per tutta la tipologia di giocatori e addetti ai lavori. Come chiedere un parere legale per essere autorizzati a percorrere Corso De Stefanis a 150 km orari. Non lo otterrete mai, salvo ipotizzare un avvocato nullatenente e con il passaporto valido...
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Se modificano le norme sulla prescrizione, siamo fottuti. Responsabilità oggettiva. L'aggressione ai tristi potevi risparmiartela.
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Ciacci è quello di Sampdoria - Inter, con rete annullata? Comunque bravo Orso a ricordare le gesta di Marco Rossinelli.
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Se posso permettermi un commento in una giornata più infausta di altre, pensino a risolversela fra di loro e a non chiedere finanziamenti allo Stato. Non è proprio il caso. Gli avvocati possono lavorare ed i commercialisti pure, per tutte le società. Si diano da fare e non rompano i coglioni, perché la gente se li sta frantumando giorno dopo giorno siccome non vede la luce, neppure dopo il tunnel.
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Agghiacciante ricostruzione ma, temo, assolutamente plausibile.
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Lotito & Co. devono ritenersi fortunati perché non c'è tempo per eseguire i T.S.O. a domicilio. Sono fuori di testa perché è pur vero che, prima o poi, purtroppo, si arriverà al picco con tutte le conseguenze che sappiamo, ma sarà altrettanto vero che, successivamente, la curva del contagio calerà lentamente. Ci vorrà tempo. Lo ribadisco, visto che pagano avvocati che costano 1.000 euro all'ora, si organizzino, si ingegnino e si mettano a studiare piani di ristrutturazione dei loro debiti.
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Il calcio è nel caos ovunque in Europa, figuriamoci in Italia. In Uk ci sono le seguenti posizioni: a) FA proseguire a porte chiuse dopo aprile per terminare il campionato; b) West Ham: annullare il campionato e ripartire da zero c) Brighton: assegnare il titolo al Liverpool ed allargare la PL a 22 squadre per la prossima stagione; d) Sky e BT pronte a citare in giudizio la Football Association chiedendo 750 milioni di sterline a titolo di risarcimento dei danni per violazione del contratto sui diritti TV; e) Championship sta studiando la possibilità di dar corso alla attività giudiziale contro la PL se la stagione venisse abbandonata senza promozioni dalla Championship alla PL.