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Walter Novellino soffre sempre, anche da lontano, per la sua Sampdoria. A Genova ha passato cinque anni indimenticabili e non si spiega l’inizio di stagione.
La Sampdoria in fondo alla classifica in B non si può vedere.
«Non riesco a capire, la squadra è buona, fatta bene. Ritengo che per comprendere ogni situazione si debba guardare indietro, la società ha fatto grandi sacrifici, ma serve tempo per mettere tutto a posto. I giocatori possono andare in campo sereni, c’è tutto, ma devono meritarselo».
Cambiare dopo tre giornate è stata una sorpresa?
«Avrei proseguito con Pirlo, ha grande personalità e sono sicuro che avrebbe insegnato tanto ai giocatori. In questi casi bisogna stare ancora più vicino agli allenatori, come facevano Marotta e Paratici con me».
Sottil si è guadagnato tutto con i risultati e tanta gavetta.
«Non si arriva per merito in serie B senza essere partiti dal basso, tanti lo fanno, ma senza merito. Andrea è un uomo di campo e si è conquistato tutto».
Dopo Cosenza, Sottil ha parlato come avrebbe fatto Novellino. “Non basta fare il compitino” era una frase molto significativa.
«Ha ragione al 100%, ha detto le cose giuste, il compitino lo devono fare a casa e le chiacchiere non servono, soprattutto quando si indossa una maglia prestigiosa come quella blucerchiata. Conta il campo».
Il 26 febbraio 2019 viene ingaggiato dal Catania, in Serie C, subentrando proprio a Sottil.
«Sono arrivato terzo e avrei dovuto partecipare ai play off, Lo Monaco mi ha mandato via di punto in bianco. Mi resta la convinzione che avrei potuto essere promosso».
Questa squadra è da ultimo posto?
«Neanche per sogno, è nettamente più forte di quella dello scorso anno, basta fare il confronto tra gli attaccanti. La coppia formata da Coda e Tutino sono un lusso per la categoria».
Ricevono, però, pochi palloni e sono spesso costretti ad arretrare per cucire la manovra.
«Questo è il vero problema, senza munizioni non possono mostrare le loro qualità. Sottil ha sicuramente ben chiaro cosa fare, non ha bisogno dei miei consigli. Sono amante del 4-4-2, lo sanno tutti, e potrebbe essere la soluzione giusta considerando la rosa a disposizione. Cominciamo a buttare palloni in area nel modo giusto e vediamo cosa succede».
Il 4-4-2 non è mai fuori moda.
«Questo è sicuro, lo sta facendo Fabregas, non so se mi spiego, a Como per sfruttare Belotti e Cutrone e mi piace molto. Soprattutto in fase difensiva è ottimo per fare blocco».
Ha avuto Accardi nel suo periodo a Genova.
«Gli ho cambiato la carriera, da terzino è diventato centrale difensivo. Ragazzo serio, determinato, che sapeva restare al proprio posto».
Nel settore giovanile è tornato anche Ciccio Pedone.
«Sono contento, è un altro innamorato della Sampdoria. Personalmente avrei coinvolto anche Flachi nello staff della prima squadra, Francesco può insegnare molto agli attaccanti e trasmettere la sua passione per il blucerchiato».
Volpi ha raccontato che cosa significhi giocare un derby. Gli è stato spiegato da Aiazzone e Amedeo Baldari.
«Sono d’accordo con la scelta societaria di tagliare con il passato, ma esistono anche delle eccezioni. Manca certamente una persona che ami la Sampdoria come il dottore. Aiutano a trasmettere il DNA di un club, a coinvolgere tutti. Questo aspetto è fondamentale per ottenere dei risultati, ma non è facile ottenere una partecipazione totale. Preferire sempre il “noi”».
Cosa direbbe se potesse parlare un minuto con i giocatori?
«La Sampdoria è la Sampdoria, non è una squadretta. Bisogna avere l’orgoglio di indossare la maglia blucerchiata e dimostrarlo sul campo, non a parole».
È stato l’ultimo allenatore con il coro personalizzato.
«Devo essere sincero, mi manca l’entrata in campo davanti alla Sud con i tifosi che cantavano il mio nome a squarciagola. Certe emozioni non si dimenticano».
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diamoci una svegliata e vincete
DAI RAGAZZI!!
DAI DORIA!!
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27 minuti fa, Austrodoriano ha scritto:
Al di là del modulo, dove erreci ha spiegato le motivazioni contrarie al 4-4-2, rimane il fatto che prendiamo troppi gol , così come prendevamo troppi gol lo scorso anno in questo periodo e l'anno ancora prima durante la stagione.
Credo sia opportuno che Sottil abbia ben chiaro da chi deve essere composto il trio titolare+ 1(portiere) e si lavori per far trovare al più presto la giusta intesa tra gli interpreti.
Poi chiaramente i gol subiti non dipendono solo da difesa e portiere... però sopratutto in difesa è opportuno creare una base il più possibile stabile e affiatata
L'anno scorso di questo periodo però non giocavamo a tre dietro. Ci siamo passati quando abbiamo visto che la difesa si era assestata così
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4 ore fa, Galway ha scritto:
Uno dei sette eroici difensori contemporaneamente in campo contro lo Spezia. 2 a 1.
BERE,COLLEY,YOSHIDA, FERRARI,AUGELLO,DRAGUSIN, CHABOT
i sette samurai
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secondo il seculo, potrebbero partire dall'inizio Veroli, Venuti, Yepes e Kasami
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cominciamo a tirar la testa fuori dall'acqua
Forza Ragazzi
Forza Mister
Forza Sampdoria
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Tre sconfitte nelle prime cinque gare, come è successo finora, possono non compromettere una stagione. Claudio Nassi, sotto la presidenza di Paolo Mantovani, aveva costruito la squadra del 1982 capace di centrare la promozione dopo un inizio simile a quello attuale, con lo stesso numero di passi falsi. «Era una stagione particolare, avremmo vinto già il campionato precedente, se il presidente fosse stato in Italia e non in Svizzera per questioni personali. Non ero amato e il bersaglio era diventato l’allenatore Riccomini, che avevo scelto. Quando iniziò la stagione, dissi all’amico Enzo che non poteva restare alla Sampdoria, non ero in grado di difenderlo. Fu messo in difficoltà in ogni modo e alla quinta si decise di separarci. La formazione, costruita per vincere il campionato, valeva come organico una media serie A, prese poi il suo passo e centrò la promozione. Avevamo tutto per salire e continuare a costruire una squadra dalle grandi ambizioni».
A Genova però vincere, secondo Nassi, è più difficile che altrove, soprattutto in serie B. «Per primeggiare devi avere una squadra da serie A, non basta un gruppo sufficiente a vincere il campionato a Cremona. C’è più pressione, altra stampa, servono calciatori con grande personalità. L’esperienza mi dice questo».
Accardi sta mettendo tutto se stesso in questa sfida, lavora senza sosta, si occupa di tutto. «All’epoca io ero un caterpillar. Andavo dritto per la mia strada, lavoravo 18 ore al giorno, non mi ricordavo neppure dove avevo lasciato la macchina quando uscivo dalla sede. Vivevo in funzione di società e squadra, ma la presenza costante del presidente è indispensabile. Quando Paolo Mantovani tornò, cominciò un cammino eccezionale, non per caso. Era destinato a essere il numero uno del calcio italiano. A Goteborg, nella finale di Coppa delle Coppe con l’Anderlecht nel 1990, aveva Johansson (presidente UEFA) alla destra, Matarrese (FIGC) a sinistra e alle spalle Nizzola (presidente Lega). La Sampdoria era più forte in campo e fuori dell’Anderlecht».
Ripetere la rimonta di allora non sarà facile. «Lo spero, sono sempre innamorato dei colori blucerchiati, ma non posso fare previsioni». Per uscire da questa situazione Nassi indica una sola strada. «Serve essere ancora più uniti, società, squadra, tifoseria. I momenti di difficoltà esistono, serve impegno e cercare di sbagliare il meno possibile. Devi contare politicamente per prevalere anche in campo e essere sempre presenti nei posti giusti con i “padroni del vapore”. È un lavoro che non fa dormire, non c’è tempo. Non basta comprare dei giocatori forti per avere una squadra forte, serve una società alle spalle».
(Da Repubblica, edizione genovese)
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così Mangini su Repubblica:
Le parole di Sottil dopo la gara contro il Cosenza hanno alimentato i dubbi sull’unità del gruppo. «Dobbiamo capire chi fa parte del progetto» ha sottolineato. «Sono pronto a dare segnali fortissimi» sembra quasi un ultimatum. Soprattutto sul rendimento delle “vecchie” conoscenze in blucerchiato c’è grande perplessità. Elementi di grande esperienza, ad esempio Bereszynski, stanno offrendo un rendimento molto inferiore alle attese e il contratto in scadenza non può essere una giustificazione per il polacco. Certo alcune scelte sono apparse azzardate. Vieira perno centrale in un centrocampo a tre non si ricordava da tempo e alla prima dall’inizio, dopo l’infortunio di Brescia dello scorso anno, era forse un ostacolo troppo alto. Sottil ha cercato di cambiare subito, vuole avere anche dei centrali per cominciare la manovra non con un semplice disimpegno e, in occasione della rete di Ioannou, i blucerchiati sono andati in gol con un solo passaggio, firmato Venuti, in difficoltà invece in marcatura. Non è un caso, era successo anche con Veroli e Coda contro il Bari, un lancio e un gol sfiorato.
Sottil lo ha detto chiaramente: «Qualche partita di campionato per testare i giocatori è necessaria, non bastano gli allenamenti». Non si vede, ma all’ingresso di Bogliasco sarebbe perfetto un cartello con la scritta: “lavori in corso”. Ventidue elementi utilizzati, tutti escluso Kasami, Giordano, Ferrari e gli infortunati Pedrola e Ricci, e 18 titolari diversi in due gare sono un indicatore oggettivo di una situazione difficile. «Punterò sui giocatori con la testa libera» ha sottolineato il tecnico e questo potrebbe significare gerarchie sconvolte e scelte sorprendenti, senza soffermarsi sul curriculum.
La sfida di sabato con il Sudtirol è vicina, la pazienza della tifoseria agli sgoccioli. Anche il presidente Manfredi è giustamente preoccupato. E’ atteso a Bogliasco per vivere da dentro un’altra settimana di passione, con gli occhi rivolti a Tutino e Romagnoli. Si punta a recuperare almeno l’attaccante. Non un dettaglio. Il ritiro è un’ipotesi che non viene neppure presa in considerazione e anche l’allenamento di ieri mattina era già previsto, non è da considerarsi punitivo.
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1 ora fa, frenk7 ha scritto:
Sono d'accordo.. Però onestamente ha avuto la squadra x due settimane a disposizione, un primo tempo come quello di domenica nn è giustificabile... Cmq sicuramente il tempo ci vuole, speriamo in un mese riesca a far quadrare la squadra
belin quando sei in quei loop negativi , ti ci vuole un po' ad uscirne
certo, normalmente quando cambia l'allenatore una sferzata ai giocatori arriva per forza d'inerzia, ed invece a Cosenza abbiamo giocato forse la nostra partita peggiore
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Novellino però si era in parte fatto arrivare i "suoi" giocatori, a cominciare da Volpi. E Iachini ci ha messo tre mesi.
Lasciamo lavorare il mister (io , da parte mia, avrei lasciato lavorare anche chi lo ha preceduto, ma questa è un'altra storia)
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35 minuti fa, Claire ha scritto:
A me basta che vinciate che non mi ricordo più quando è stata l'ultima vittoria in casa.
Forza💙🤍🔴⚫🤍💙
con la Reggiana, penultima di campionato dell'anno scorso (mi pare 5 maggio o giù di lì)
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58 minuti fa, blucerchiato79 ha scritto:
Voglio una partita brutta, cattiva e che ci dia sti cazzo di 3 punti per ripartire, non abbiamo alternative. Chi pretende il bel gioco è pregato di astenersi e starsene a casa, c’è bisogno di mettere i coglioni dentro e fuori dal campo. Vita o morte, avanti Sampdoria!
Sì
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Daitarn la penso uguale
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Forza Mister
Forza Ragazzi
Forza Sampdoria
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pareggio, sembra piuttosto divertente, con la Lazio
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56 minuti fa, Pontex76 ha scritto:
Mollo, lento in fase difensiva, disastroso nei tentativi sbilenchi di lanciare lungo
stavo pensando che Bere sia uno dei principali indiziati per il "bisogna avere fame, non contano i nomi e i cognomi"
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18 minuti fa, ermannocristin ha scritto:
La situazione è brutta e inattesa, siamo esattamente nella stessa condizione dell'anno scorso: stessi punti (allora in effetti erano 4 per via della penalizzazione) e anche medesimo score delle reti fatte/subite: 5-8, l'unica magra consolazione è che quest'anno non sembrano al momento esserci squadre schiacciasassi come l'anno scorso (dopo 5 turni Parma e Palermo avevano già 13 punti e anche Venezia e Catanzaro erano in doppia cifra), quest'anno solo il Pisa è a 11 (peraltro in modo un po' fortunoso), quindi abbiamo tutto il tempo per recuperare, perché non raccontiamoci musse, l'obiettivo è arrivare tra le prime due, dichiarato o meno. All'indomani dell'esonero di Pirlo espressi le mie perplessità, accentuate dall'intervista di Accardi della settimana scorsa, senz'altro a mio parere si sono sbagliati modi e tempi, oltretutto immagino che a giugno Accardi non pensasse a Sottil per guidare la Samp, ora ha dovuto scegliere quasi obtorto collo, avendo deciso di esonerare Pirlo. Comunque ora bisogna dare a Sottil qualche partita per vedere che impatto ha sulla squadra, ricordo che l'anno scorso la Samp di Pirlo cominciò ad ingranare all'ottava di campionato (sconfitta immeritata col Catanzaro, con soliti regali difensivi). Devo dire che escludendo la partita col Bari che non fa testo, era arrivato poche ore prima e si giocò dal 15' del primo tempo in 10, peraltro rischiando anche di vincere, la partita di ieri mi ha destato non poche perplessità, mi aspettavo come immagino tutti, una fase difensiva diversa e più solida, viceversa forse è stata la peggiore di tutte le gare disputate. Per l'attacco non nutro particolari timori, col rientro di Tutino e una migliore condizione di Borini penso che non avremo problemi, senza dimenticare che si spera tra qualche settimana di riavere Pedrola, ritengo che un reparto così sia un lusso per la B (e anche per una bassa serie A). Mi aspetto invece (e immagino se lo aspetti anche Accardi) che Sottil sistemi in fretta la fase difensiva, è una legge universale del calcio che per vincere devi prendere pochi gol. Con chi e con che modulo poco mi importa, è stato preso per questo e spero che risolva velocemente questo problema.
Soprattutto in B quelle che salgono sono quelle che subiscono poco.
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questi l'anno scorso ci hanno preso sei punti su sei (di cui tre con un furto con scasso)
vediamo di fargli il culo, bruttissima Eva zozza
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si parla di ritiro in vista di sabato
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domanda che rivolgo ai più tecnici del sottoscritto: ma c'è un motivo particolare per cui abbiamo tenuto in panchina Veroli e messo fuori ruolo Venuti? Magari c'erano problemi fisici, e non lo so, ma mi è parsa una duplice scelta un po' cervellotica
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2 ore fa, frenk7 ha scritto:
Ha convinto solo un po' con il Frosinone.. Nn so se abbia le qualità del trequartista
più che altro non credo abbia presente di dover giocare da trequartista
oggi ero tutto tranne che sulla tre quarti
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49 minuti fa, PotereBlucerchiato ha scritto:
Ecco, mi ha tolto le parole dalle dita!
La differenza è che lì venivamo da una retrocessione.
Qui la situazione è diversa e sicuramente a gennaio ci saranno ancora cambiamenti, ma per arrivare a gennaio mancano appunto 3 mesi, e mi sembra che una base tecnica per fare qualche risultato ci sia.
Sicuramente. Sino ad un mese fa dovevamo ammazzare il campionato ed anzi qualche giornalista e pure qualche tifoso dicevano che a Frosinone avevamo perso un'occasione
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16 minuti fa, orso ha scritto:
Sentito il Mr, metterei i giocatori a pane e acqua.....
Se il mister ha bisogno di giocatori che hanno sempre fame, proporrei noi due
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La Sampdoria è finalmente libera!
in La Società
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E Barnaba alla finestra