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Un pomeriggio della vita


cillo2461
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ad aspettare che qualcosa voli......

Prendo spunto dall'incipit di una bella canzone di Fiorella Mannoia perchè nella noia della quarantena mi sono "messo a ravattare" (cit by Labbro) nei file nascosti del computer ed ho trovato una cosa, che posto sotto, che mi ha ricordato come si cambia, cosa eravamo e come in pochi siamo rimasti.

 

By Ciccio 52

UNA GIORNATA PARTICOLARE  - 4° Torneo USF  I° Trofeo Paolo Sgreuzzo (giugno 2008)

Chi mi conosce sa che da alcuni anni non ho più gran che voglia di scrivere quei lunghi racconti di giornate blucerchiate che mi hanno contraddistinto per anni e che per anni hanno rappresentato un appuntamento fisso per molti utenti del Forum, ma sebbene questa non rappresenti per me una regola, la giornata di sabato ritengo che meriti un’eccezione. La mia “giornata particolare” per motivi di lavoro inizia tardi: con macchina ridicola della mia signora mi avvio lungo la Serravalle nelle prime ore del pomeriggio; su per la Campora scruto il cielo al di là dei Giovi “ … mah .. sembrerebbe di un bel blu, si qualche nuvola c’è, ma speriamo bene” e tanto per non sbagliarmi e per essere in pace con la coscienza mi massaggio il pacco … una bella toccata ai coglioni in questi casi è d’obbligo. Quinta .. quarta … terza … quarta … terza … che palle ‘sto cazzo di cambio, ma perché gli italiani si ostineranno a volere macchine con il cambio manuale …. ALTTTT !!! bivio per Valbrevenna … belin ancora un po’ e me lo bruciavo …. Seconda terza seconda terza quarta seconda … Località Molino Vecchio … mhmmm dove cazzo è ‘sto belin di campo …. porca troia giù di lì ? …però, bella la piscina ….. eccoli lì i belinoni … A MERDEEEEEEEEEEE …. FATE CAGARE ….. sul campo in erba rigorosamente lunga, un manipolo di bianchicci panzutelli corrichhia dietro a un pallone: di bello c’è il posto, il sole e il colore delle maglie, tutto il resto (cioè gli “atleti”) fa cagare. “Fammi vedere un po’ chi c’è …. … ciao merda … ou bastardoooooo … dammi un bacio caro- non metterci la lingua frocio .. anche tu qui? cos’è … hanno aperto le gabbie delle scimmie? … ciao nan - si però non mi abbracciare che sei tutto sudato e puzzi come una capra … belin Ciccio bel colore la tua macchina - vai a cagare … eh si ci sono proprio tutti quelli che ci debbono essere, non uno di più (anche perché quelli che sono di più se ci sono io, fanno meglio a non esserci), ma Qualcuno di meno si, ma di ‘sto Qualcuno di meno avremo modo di parlare in seguito. Il gioco del calcio è sempre un gran bel gioco: il veder rotolare un pallone, anche se colpito da piedi deformi come quelli di chi sta portando a spasso la panza sul campo, subito ti acchiappa “BRAVOOOOOOOO .. VAI COSììììììì .. passila testa di cazzo … SI SI SUPERBOOOO … hai visto come se ne va palla al piede a testa alta ….. ma dove cazzo l’hai messa … belin come è grammo …. ARBITROOOOO che ti muoviiiiiiii …. GOOOOOOOLLLLLLL !!!!!“ Il livello tecnico è … mhmmm è … scusate un attimino che faccio i conti alla fine …. il livello tecnico fa cag …. bè no dai, diciamo che la condizione fisica non perfetta danneggia il fraseggio e il bel gesto tecnico. Gialli spavaldi, USF contratti, Alzheimer concentrati, Forumisti come l’Inter (privi di allenatore, intento unicamente come la Bagascia infame a mettersi a posto il ciuffo: fanno quel che possono alla ricerca di una giocata). In attesa del match clou, si chiacchiera con i componenti della squadra degli Alzheimer del più e del meno; a voler essere precisi si parla soprattutto di mussa (tanta mussa a parole) e un po’ di patata (poca patata e tante parole) “cazzo fai ? belin ma ti fai due birrette prima della finale? meninbelino si, e adesso fammi accendere che mi svaporo anche un marlborito …. ma porca la tua troia …. Vabbè dai su andiamo a giocarci ‘sta cazzo di Finale, che come preventivato è Alzheimer (che regna sovrano .. belinone vestito di nero attillato ho scritto REGNA non FREGNA ) verso Sgreuzzi . Tic … toc … tac … quanto manca? Belin ma avete iniziato da 3 minuti! Le due squadre giocano un discreto calcio: veloci e tecnici i gialli, concentrati e ben disposti i prostatici. “cazzo faiiiiiiiii .. nooooooooo … GOLLLLL!”. Il Civettuolo portiere degli Alzheimer decide che la porta gli sta stretta come e più della maglia nera attillatissima (è l’unico senza pancia – e pure senza testa - e ci tiene a farlo vedere) ed esce a valanga ceffando tempo, palla e uomo … 1 a 0 e palla al centro. Poco dopo ci risiamo: il portiere civettuolo esce, questa volta è costretto a farlo, il giallo lo salta 2 a 0 e porco qui e porco là . Ma gli Alzheimer non mollano e con due azioni pregevolissime pareggiano 2 a 2 … mhmmm adesso la faccenda si fa seria: gli allenatori si sbizzarriscono in cambi e contro cambi, nel tourbillon di sostituzioni c’è chi entra e esce nello stesso tempo prendendo il posto di se stesso, il pubblico si scalda, le numerosissime fans vanno a farsi il bidet in attesa dell’uscita dei loro idoli (si eh … vi piacerebbe, ditelo che ‘sta cosa ve la sognate da quando eravate ragazzini ). Gira che ti gira si arriva al termine dei regolamentari sul 3 a 3, dopo che i gialli si vedevano già con la Coppa in mano. Si va così alla lotteria dei rigori (belin e finalmente anch’io ho potuto scrivere ‘ste parole che hanno fatto la storia del giornalismo sportivo!) Il portiere degli Alzheimer dopo essere stato sputazzato e insultato dai suoi compagni assurge ad eroe della giornata, parandone due, compensando così l’errore del nipote del Duce (incredibile la somiglianza) che nella foga gli parte un po’ alto e imbelina il pallone direttamente a puttane (se a Casella qualcuno avesse trovato un pallone sappia che è da restituire al guardiano del campo di Molino Vecchio di Valbrevenna). CAMPIONI CAMPIONI CAMPIONI si vabbè adesso però diamoci un taglio e andiamo a mangiare . La serata prosegue tra tanti frizzi, molti lazzi e … i soliti cazzi, perché come al solito di mussa poca o niente (Micio io sono rimasto fermo a due, e tu?). A cena ormai conclusa c’è anche un simpatico siparietto che ricorda assai i tempi del ventennio fascista: il nipote del Duce – belin ma come assomiglia al nonno – inneggiando al ragazzo di Portoria in quattro e quattr’otto raggiunge il bordo vasca, si mette in mutande e….bagno delle 22.00 in piscina di acqua gelida ……. CHI SI ESTRANEA DALLA LOTTA è UN GRAN FIGLIO DI MIGNOTTA Gli amici di sempre, preoccupati per la sua salute lo invitano a … buttarsi e a fare due vasche.Chi ci mette 10 euris , chi 5 … BUTTATI … BUTTATI … ed allora ecco che dal gruppo emerge quello con il fisico migliore e il cervello peggiore che non si lascia scappare l’occasione di esibire un minislip verde come la maglia di Castellazzi. Le trattative per le operazioni di tuffo sembrano essere giunte ad uno stallo, quando ad un certo punto ecco che il nipote del Duce scatta, raggiunge il lato opposto della piscina dove è assiepato un folto pubblico e ……… SPLASSSSHHHHHHHHHHH … tuffo a conchetta che solleva una colonna d’acqua che inonda gli ignari spettatori . La serata va verso la conclusione: c'è chi va in Valsecca, chi a dormire, chi a cagare (chissà chi ce l'avrà mandato ) e chi a puttane (pagando son buoni tutti) Raccontata così la giornata immagino che non possa sembrare poi molto particolare, ma per chi l’ha vissuta come me e, immagino, i miei cari e tanti amici presenti penso che si sabato 14 giugno sia stata davvero una giornata particolare, una di quelle che tra vent’anni sarai lì a raccontare. una giornata particolare per i nostri giovani USF che imbarazzati e commossi hanno ricevuto il giusto riconoscimento per tutto sin qui fatto una giornata particolare per gli “anziani” che immagino si siano trovati perfettamente a loro agio in un clima che li avrà riportati indietro nel tempo, un tempo che per loro sembra non passare mai, eterni ragazzi con la sciarpa una giornata particolare per i miei cari amici moderatori del Forum che hanno visto realizzarsi l’ennesima nostra iniziativa benefica una giornata particolare per me - talmente particolare da farmi tornare a scrivere un raccontino di quelli di un tempo che fu – perché mi ha fatto capire che nonostante tutto e tutti, questa nostra creatura che nacque nove anni fa da una tanto geniale quanto folle intuizione di Alberto non può essere abbandonata, se non altro perché i figli non si abbandonano mai, anche se a volte ti fanno incazzare o altre volte ti deludono perché non li vedi perfetti come vorresti che fossero. No, i figli non possono essere abbandonati a se stessi anche se sembrano ormai in grado di camminare con le loro gambe, se non altro perché si ha il dovere di dar loro tutte le conoscenze per far si che giornate come quelle di sabato non siano l’eccezione, ma la regola. Questo figlio di Alberto – e lasciatemi dire nipote mio – ha reso possibile un nuovo modello di aggregazione reale che utilizza gli spazi virtuali di internet: ci si presenta come nick per poi conoscerci come persone reali, vere, pulite, oneste, rispettose degli altri, a volte demenziali, altre volte tremendamente serie, ironiche, sarcastiche, a volte acide come limoni, altre volte dolci come babà ….. Quel Qualcuno di meno di cui parlavo all’inizio corrisponde al nick di Alberto – ideatore di questo sito e vero padrone di casa – che sabato era assente come spesso gli accade ultimamente per motivi indipendenti dalla sua volontà; conoscendolo bene so che ci soffre come una bestia, ma il mio amico deve sapere che sabato a ben vedere era presente ed ha rotto pure il cazzo parecchio perché era seduto ad ogni tavolo e ha mangiato e bevuto tutto quelo che è stato consumato, era in campo e ha giocato in tutte le squadre e in tutti i ruoli, era alla piastra cottura e a distribuire la birra, era anche lì a non fare un cazzo e a giocare a pallavolo, era lì in ognuno di noi perché se nove anni fa non gli fosse venuta quella belin di idea, sabato 14 giugno 2008 a Valbrevenna ci sarebbe stato Baldo da solo con la sua moto, senza la Gaby e ovviamente anche senza la sua bellissima bambina ….e adesso basta ………. ANDATE TUTTI A CAGARE 

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Pensa un po' che io di persona non conoscevo e non conosco nessuno (tranne che eventualmente non ci si conoscesse prima del 91). Eppure a leggere questa prosa Erreciana...mi sembra di conoscervi tutti da una vita. E mi viene la malinconia (casualmente anche una canzone)...di Zena. Di come eravamo. Di come si viveva l' amicizia in modo personale e non attraverso un social medium. Di come si viveva il calcio e la Sampdoria. Leggo 2008. Allora pensavo gia' che peggio di cosi' non si potesse. Mi sbagliavo. Ma per fortuna gli ultimi dei Moicani, i galli di Asterix, i perennamente senza mussa e senza pompini in gradinata ci sono ancora. Ci sono sempre. Grazie. Grazie per farmi vivere Genova e la Sampdoria come...una volta. Come sempre. 

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Leggendola ho pensato di esserci stato anche io, pensavo fosse il 2010, poi ho letto la data in alto e sono quindi felice di constatare che quello che era, fino a quando c'è stato, è rimasto sempre tale e quale.

Potrei dire che adesso tutto quello vive quasi inespresso in alcuni di noi (tutti Noi, che siamo alcuni di quelli che hanno fatto parte di quanto sopra), ma è retorica e la retorica mi sta sul cazzo 

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Al torneo della Valbrevenna ho fatto uno dei pochi gol della mia vita ed è stato un gol della Madonna. 

C'era quindi sicuramente qualcosa di straordinario nell'aria.

Ps ho scritto e cancellato altre cose, perché come scrive il buon Gianla sarebbe retorica 

Modificato da Galway
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La retorica non ha solo una accezione negativa, la retorica è un'arte espressiva, quindi non abbiate timore esprimetevi.

Io nel rileggere quel post e ricordando con difficoltà e confusione quella giornata, ho provato un senso di malinconia legata alla raggiunta consapevolezza di come in molti dei presenti ci fosse finzione, ma mitigata dalla certezza di quei pochi (noi pochi noi felici) per cui invece era ed è tutto maledettamente vero.

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eh, guarda io ieri , "ravattando", ho trovato cose scritte da varia gente su questo spettabile forum dopo la finale di coppa italia del 2009

devo dire cosa ho pensato? Mi autocensuro anch'io

posso solo dire che- al netto di uomini e mezzi/uomini, e di quel che è stato- è stato bello assai finchè è durato

33 minuti fa, Galway dice:

Al torneo della Valbrevenna ho fatto uno dei pochi gol della mia vita ed è stato un gol della Madonna. 

 

Ho fatto gol!

calboni.jpeg

Modificato da labbrodinovisad
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10 minuti fa, cillo2461 dice:

La retorica non ha solo una accezione negativa, la retorica è un'arte espressiva, quindi non abbiate timore esprimetevi.

Io nel rileggere quel post e ricordando con difficoltà e confusione quella giornata, ho provato un senso di malinconia legata alla raggiunta consapevolezza di come in molti dei presenti ci fosse finzione, ma mitigata dalla certezza di quei pochi (noi pochi noi felici) per cui invece era ed è tutto maledettamente vero.

va bene per i pochi, davvero non pochi ma pochissimi, ma nel mio caso posso direi che oggi Ciccio52 per come lo conosco non sprecherebbe neppure una virgola per quella giornata

cosa cazzo ti sarà venuto in mente di ritirar fuori 'sta cosa .... maledetto boyscout 

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E' stato il caso.

Per quel poco che lo conosco però Ciccio52 le cose scritte sopra , in una percentuale non così bassa, le ha scritte sinceramente e ne era convinto.

Ora Erreci ne scriverebbe altre ma ci sono voluti quasi 10 anni ed altre esperienze per arrivarci.

Ritornando a Fiorella Mannoia citata all'inizio "come si cambia per non morire, come si cambia per amore, come si cambia per non soffrire, come si cambia per ricominciare"

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certamente che le scriveva credendoci - anche se qualche dubbio iniziava ad affiorare  e di certo alcuni dei presenti in quella giornata erano considerati niente più che conoscenti - ma per quel poco che lo conosco penso che a distanza di tempo rileggere ciò che scrisse gli rigeneri il vorticoso giramento di coglioni 

però se ti fa star bene rivivere quei giorni fallo pure, chissà quanti altri scritti troverai ravattando nel pc 

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24 minuti fa, cillo2461 dice:

La retorica non ha solo una accezione negativa, la retorica è un'arte espressiva, quindi non abbiate timore esprimetevi.

Io nel rileggere quel post e ricordando con difficoltà e confusione quella giornata, ho provato un senso di malinconia legata alla raggiunta consapevolezza di come in molti dei presenti ci fosse finzione, ma mitigata dalla certezza di quei pochi (noi pochi noi felici) per cui invece era ed è tutto maledettamente vero.

CaroCarlo

io mi sono iscritto al forum credo nel 2004 e ho conosciuto tanti di voi nel 2007.

Non ho vissuto pienamente la vita del club come altri ma ho quasi sempre partecipato alle iniziative. 

Non sono sempre stato d'accordo su tutto ma sempre, espressa la mia opinione, sono stato rispettato.

Cosa potrei dire se non che ho vissuto momenti bellissimi legati alla Sampdoria  e non solo?

Cosa potrei dire se non che USF e Forum sono stati una gioia aggiuntiva alla gioia di essere Sampdoriano, anzi direi un coronamento?

 

 

 

 

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6 minuti fa, Erreci dice:

certamente che le scriveva credendoci - anche se qualche dubbio iniziava ad affiorare  e di certo alcuni dei presenti in quella giornata erano considerati niente più che conoscenti - ma per quel poco che lo conosco penso che a distanza di tempo rileggere ciò che scrisse gli rigeneri il vorticoso giramento di coglioni 

però se ti fa star bene rivivere quei giorni fallo pure, chissà quanti altri scritti troverai ravattando nel pc 

No solo quello chissà perchè cazzo l'ho salvato.

Comunque non mi fa star bene , mi fa pensare ad un periodo della mia vita di tifoso nella quale tutto era o sembrava diverso da ora.

E mi fa pensare che rispetto a quanti si era le persone a cui sono rimasto legato e che condividono ancora quei sentimenti si contano sulle dita delle mani (forse solo di una)

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Io ho la memoria di Dory quindi non ricordo assolutamente quando vi ho conosciuto ( forse post finale coppa Italia a Roma? O forse prima?) Ma condivido la nostalgia di quando ero più innocente rispetto alle dinamiche dei gruppi ( tifoserie o non) e anche nelle amicizie ( o presunte tali) mi fa male  ripensare a persone che si sono rivelate poi tutt'altro rispetto a quello che dicevano o io forse credevo.

PS. Quelle feste con torneo in val brevenna devono essere state dei bei raduni di scienziati 😆

 

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Il 5/1/2021 at 16:08, cillo2461 dice:

La retorica non ha solo una accezione negativa, la retorica è un'arte espressiva, quindi non abbiate timore esprimetevi.

Io nel rileggere quel post e ricordando con difficoltà e confusione quella giornata, ho provato un senso di malinconia legata alla raggiunta consapevolezza di come in molti dei presenti ci fosse finzione, ma mitigata dalla certezza di quei pochi (noi pochi noi felici) per cui invece era ed è tutto maledettamente vero.

Io a volte mi do fastidio, perché se mi metto a pensare a quella roba ci credo ancora.
Forse mi sembrava come essere al luna park e la mia giovanissima età non mi permetteva di vedere cose come potete vederle voi con più esperienza di vita vissuta, ma io non credo ci fosse finzione in nessuno. Cioè forse in qualcuno si, ma erano pochi e si sono mostrati quando la tempesta si stava solo preannunciando.
In tutti gli altri, credo che fosse viva la fiammella di quello spirito, fiammella che non sono riusciti a tenere accesa in mezzo alla bufera, e che una volta spenta li ha spinti  a cercare calore altrove, conforto in altre idee che gli garantissero un riparo, visto che non avevano più la fiammella a scaldarli.
Un utente illustrissimo e ipercitato in questa discussione mi ha spesso parlato di "debolezze umane", che abbiamo tutti noi nessuno escluso. Credo che, in questo caso, si tratti proprio di questo: la mancanza di forza nel vivere un cambiamento nella propria vita a costo di rimanere fedeli ad un certo tipo di pensiero o di modo di essere. "Come si cambia per sopravvivere..." secondo me è la citazione più azzeccata di tutta la discussione, sono cambiati, non sono usciti allo scoperto, per me è proprio diverso.
E la mia malinconia, purtroppo, è totale e completamente rivolta a quel senso di famiglia e di calore che provavo in via Donghi, al Vinaio, persino nelle (mie) pochissime volte in Via Berno.

Riassumo: era davvero tutto troppo bello perché qualcuno potesse metterci finzione, perché qualcuno potesse essere li senza volerlo o con un secondo fine. Poi le cose sono andate come sono andate, ma il ricordo di quell'atmosfera, di quelle giornate, non me li toglierà mai nessuno, come in fin dei conti è stato con quelle giornate in se.

PS il riassunto lo avrei fatto di due parole la prima 3 lettere la seconda 5 ma non si può 😂

 

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Io in Valbrevenna non sono mai stato presente, purtroppo ora dico, però, quello che è stato , lo stadio e tutto il resto, è stato bello, per me, da cinquantenne allora, è stato come tornar ragazzo,

"Quando il bambino era bambino,
lanciava contro l’albero un bastone come fosse una lancia"

ed ancora continua a vibrare.


 

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"Questo figlio di Alberto – e lasciatemi dire nipote mio – ha reso possibile un nuovo modello di aggregazione reale che utilizza gli spazi virtuali di internet: ci si presenta come nick per poi conoscerci come persone reali, vere, pulite, oneste, rispettose degli altri, a volte demenziali, altre volte tremendamente serie, ironiche, sarcastiche, a volte acide come limoni, altre volte dolci come babà"

Belin questo pezzo me l'ero perso  ... eh no queste belle parole, questa descrizione di ciò che era stato all'inizio e nel prosieguo più o meno immediato, è stata via via e sempre più disconosciuta e rifiutata: puah che schifo lo spazio virtuale enzima catalizzatore per un nuovo  modo di far conoscenza e aggregazione, tutte cazzate. "io sul forum? ma quando mai, io sono Ultras, omertà è la mia parola di ultrà, non uso internet (magari si ma per farmi delle seghe o per giocare al fantacalcio, ma quella è un'altra storia)" e così gente che avevi visto con i pantaloni corti e il moccio al naso iniziarono a tirarsela da ULTRA', recitando come guitti  una parte scritta da altri di cui non avevano capito un cazzo, un copione di cui non avevano capito ne  l'inizio e tanto meno la fine. Mi son svegliato acido stamane, scusatemi tutti anche perchè molti di voi non ci staranno capendo un cazzo di questa discussione. Scusate ancora, riprendo a sognare l'arrivo di un grandeegrossoeabbelinato (di abbelinati ne conoscerei una caterva, ma  nessuno che sappia giocare a pallone in modo appena decente)

 

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2 minuti fa, volalozar dice:

forse era la mia prima cena col Forum o forse no. Chi si ricorda.

Eravamo al ristorante di Paulin. Che serata!

Ma quella sera uno di noi conobbe una ragazza qualcuno diceva "cugina". Ora sono genitori 🤩

Dallo Spett.le Foro ormai discende un albero genealogico ...... 😄 

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