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Ermanno Cristin


orso
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Addio pezzo di storia, che la terra ti accolga benevola.

Cita

Addio "Bisontino". Se n'è andato a 74 anni Ermanno Cristin, idolo della Sud in quella Sampdoria povera ma dignitosa che nel 1966 per la prima volta nella sua storia era retrocessa, tornando subito in A anche grazie ai suoi gol e frantumando tutti i primati di categoria. La foto del rigore negato al Flaminio proprio per un fallo del portiere laziale su di lui era stata l'emblema di una retrocessione ingiusta, ma la Samp era tornata in A anche grazie alla forza e al coraggio del suo "Bisontino". La sua combattività e il suo istinto per il gol lo avevano reso il giocatore più amato dalla tifoseria (nella foto, Cristin al centro attorniato dai giovanissimi Bosotin e Mantero).

Da tempo malato, Cristin era tornato a vivere in Friuli, nella sua San Giorgio di Nogaro dove era nato il 22 giugno 1945. Giunto men che diciottenne nel vivaio del Doria, dopo un anno in prestito al Simmenthal Monza giocò per otto campionati al centro dell'attacco blucerchiato, con un bilancio di 34 reti in 180 presenze. Una breve parentesi al Mantova nel 1972/'73, quindi l'ultimo campionato nella Sampdoria agli ordini di Guido Vincenzi, nel torneo del famoso ripescaggio agostano. Giocò quindi per Livorno, Acireale e dal 1976 al 1979 nell'Entella Chiavari.

Da primocanal

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2 ore fa, Loren dice:

"La foto del rigore negato al Flaminio proprio per un fallo del portiere laziale su di lui era stata l'emblema di una retrocessione ingiusta": quante volte lo raccontava nei suoi interventi a Telefriuli! Mandi, Ermanno! 😪 

mi ricordo quella foto a campeggiare all'ingresso del Sampdoria club Bolzaneto, quando ero bambino

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Bisontino 😥

Grazie a Loren qualche anno fa ci sentimmo per telefono .

Ti dissi ciao Ermanno, ti ricordi di me? sono Gori .....

silenzio ... poi ti facesti una risata emi raccontasti il fattaccio.

Ti ho conosciuto solo così per pochissimi minuti e al telefono ma ti ho sentito Amico Sampdoriano.

Goditi il paradiso ora 

Ciao Ermanno

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Sai una cosa Bisontino ?

Oltre qua sopra ho fatto un giro su FB e in tanti parlano di te. La Sampdoria ha chiesto di poter giocare con il lutto al braccio domenica che, incredibilmente si gioca contro la squadra della tua terra.

E' incredibile come un giocatore "normalissino", non un campione sul campo sia così ricordato con splendido affetto.

Mi sa che sei stato una vero campione invece un CAMPIONE NELLA VITA, UN GRANDE UOMO! 

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Quando ha smesso di giocare io dovevo ancora nascere. Ma l'ho sempre sentito nominare quando si parlava delle Samp da battaglia di quegli anni. Ho guardato il video intervista pubblicato dal sito ufficiale e l'ho visto commuoversi parlando di Noi. Non lo conoscevo ma mi sono commosso anch'io. Credo siano pochi gli ex giocatori che provano sentimenti così forti per la Sampdoria. Riposa in pace. 

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  • 3 years later...

Un vero poeta per il nostro Ermanno:

"L’eterna nuvola su Marassi

è l’anticamera della serie B.

Da queste parti a maggio

la penultima di campionato

è un eterno spareggio.

Bernardini ha mischiato le carte

e, letta la formazione, parla a Cristin

come a un figlio. Pare mister Garbutt

a inizio secolo.

A dribblare nel fango non basta,

così di stinco al novantesimo,

con in aiuto un lapillo, segna Cristin

che poi ringhioso esulta verso i popolari."

 

Fernando Acitelli (Roma, 1957) "La solitudine dell'ala destra", 1998, Einaudi"

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7 ore fa, rantegusu dice:

Un vero poeta per il nostro Ermanno:

"L’eterna nuvola su Marassi

è l’anticamera della serie B.

Da queste parti a maggio

la penultima di campionato

è un eterno spareggio.

Bernardini ha mischiato le carte

e, letta la formazione, parla a Cristin

come a un figlio. Pare mister Garbutt

a inizio secolo.

A dribblare nel fango non basta,

così di stinco al novantesimo,

con in aiuto un lapillo, segna Cristin

che poi ringhioso esulta verso i popolari."

 

Fernando Acitelli (Roma, 1957) "La solitudine dell'ala destra", 1998, Einaudi"

Ho quel libro. Ci sono diversi nostri eroi

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