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Dighero


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Fútbol e dittatura. Questo è lo scenario in Argentina nel giugno del 1978, mentre si giocano i Campionati del Mondo raccontati nello spettacolo Tango del calcio di rigore, in scena al Teatro Modena di Genova fino a domenica 10 marzo. L’attore genovese Ugo Dighero – sul palcoscenico con Neri Marcoré, Rosanna Naddeo, Fabrizio Costella e Alessandro Pizzutto – ci racconta tra serio e faceto come «il calcio sia stato in quel momento storico uno strumento di regime del generale Jorge Rafael Videla».

Doriano. Il calcio però per Dighero vuol dire soprattutto Sampdoria. «Mio padre era genoano, fu mio cugino invece a trasmettermi la passione per i colori blucerchiati – ricorda -. L’amicizia con altri due grandi doriani come Maurizio Crozza e Massimo Olcese ha contribuito a farmi diventare tifoso a tutti gli effetti. Recentemente sono tornato allo stadio in veste di commentatore per Quelli che il calcio e sono stato contento di aver portato fortuna. Cosa mi aspetto dal futuro? Una Samp bella e vincente».

(Sampdoria.it)

 

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